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164 mln alle Startup e PMI innovative per affrontare il Coronavirus
L’Unione Europea ha messo 164 milioni di euro a disposizione delle startup e piccole e medie imprese innovative che proporranno soluzioni tecnologiche che possono aiutare in qualsiasi modo la lotta contro l’emergenza del Coronavirus.
Gestito dal Consiglio europeo dell’innovazione (EIC), questo bando ha lo scopo di individuare nel più breve tempo possibile, le soluzioni tecnologiche innovative in grado di contribuire al trattamento, alla diagnostica, ai test e al monitoraggio del COVID-19.
I 164 milioni di euro messi a disposizione prevede finanziamenti a fondo perduto, partecipazioni nel capitale e altri interventi misti. Data la situazione di emergenza, i tempi sono molto stretti. C’è tempo fino alle ore 17 di mercoledì 18 marzo e non c’è nessuna preclusione tematica alle soluzioni proposte. Si ricorda che è un bando “Bottom Up” : rivolto a tutte le tipologie di impresa che in questo momento difficile che stiamo attraversando possono mettere in campo la loro conoscenza per aiutare a far fronte a questa epidemia.
Le startup e le imprese di diversi settori possono liberamente presentare i loro progetti, considerati innovativi e tecnologici e che potranno contribuire al contrasto del virus, negli stati maggiormente colpiti come l’Italia.
Come fare la domanda?
Le domande devono essere inviate all’acceleratore del Consiglio Europeo dell’Innovazione : uno strumento pensato per piccole medie imprese e startup, con finanziamenti di progetti innovativi nello specifico per l’esplorazione di nuovi mercati e di nuovi sistemi tecnologici.
Il Consiglio europeo dell’innovazione sta già supportando una serie di start-up e PMI, con innovazioni rilevanti per l’epidemia del Coronavirus, che hanno ricevuto finanziamenti nei round precedenti.
Ad esempio il progetto EpiShuttle, per le unità di isolamento specializzate, il progetto m-TAP che punta sulla tecnologia di filtrazione per rimuovere materiale virale e il progetto MBENT, per tracciare la mobilità umana durante le epidemie.
Per maggiori informazioni, consultare il sito : ec.europa.eu