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Alessandro Gatti spiega cos’è maisonFire: Digital, sostenibilità e passione per crescere nonostante il Covid-19

Come state, lei e la sua famiglia?
Alessandro Gatti: Stiamo bene, la ringrazio. Stiamo affrontando in una situazione complessa, ma ritengo che sia fondamentale agire con responsabilità, adottando le giuste precauzioni e cercando di vivere il più serenamente possibile.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce questa idea imprenditoriale.
Alessandro Gatti: Nel 1998, terminati gli studi in Bocconi, ho raggiunto mio padre e mio fratello nella gestione dell’azienda di famiglia, specializzata nella produzione di pavimentazioni, dedicandomi ad una nuova divisione, quella dei camini. Negli anni questa scelta si è rivelata vincente e ha visto i camini diventare il nostro core business d’eccellenza. Nel 2009 ho intuito l’importanza della sostenibilità, come valore che avrebbe avuto un ruolo progressivamente più importante per qualsiasi mercato; ho dato quindi vita a maisonFire, brand dedicato ai focolari ecologici, senza canna fumaria, che impiegassero combustibili alternativi, in primis il bioetanolo e successivamente i caminetti elettrici (in particolar modo le versioni elettriche ad acqua) che per la prima volta venivano massicciamente proposti sul mercato italiano. Il mio obiettivo era quello di rendere accessibile in qualsiasi ambiente, anche in condominio, la bellezza del focolare, senza limitazioni, manutenzione, permessi o interventi tecnici. Il tutto con una propensione per la sostenibilità e per l’innovazione, valori alla base del brand stesso. In pochi anni maisonFire è diventata l’azienda leader in Italia di questo piccolo settore fortemente in crescita; esportiamo anche all’estero in oltre 15 Paesi, tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente.
Oltre alla mia grande passione per i caminetti di design e il mondo immobiliare, investo con grande interesse in start up innovative, come ad esempio Buzzoole che è diventata la protagonista dell’”influence marketing” in Europa, il portale immobiliare Wikicasa, o il primo marketplace dell’olio Olivyou. Abbiamo creato società negli Stati Uniti, Spagna ed est Europa e con la holding FG INVEST sono divenuto dal 2018 il secondo socio, dopo la famiglia Marcegaglia, del Gruppo Immobiliare Gabetti. Altra mia grande passione sono i Trulli e gli ulivi secolari della Tenuta Contrada Albrizio, ad Ostuni, una proprietà rurale in disuso da decenni che ho deciso di acquistare per ristrutturarla con rispetto e realizzare delle case vacanze di charme, dove soggiorna nella più assoluta privacy una clientela internazionale, e dove produciamo (più per il piacere di creare un prodotto di qualità e naturale che per vero ritorno economico) un apprezzato olio extravergine di oliva.
Come innova maisonFire?
Alessandro Gatti: Da un punto di vista del prodotto maisonFire si impegna a produrre camini che offrano prestazioni elevate nella massima sicurezza d’uso; mi riferisco in particolare ai biocamini che impiegano per la combustione alcool di origine vegetale. Distribuiamo inoltre, in esclusiva per il mercato italiano, i focolari elettrici ad acqua che racchiudono al loro interno una particolare tecnologia a ultrasuoni in grado di ricreare in modo sorprendentemente realistico l’effetto fiamma e fumo, impiegando vapore acqueo e luci colorate. Per queste soluzioni esclusive creiamo rivestimenti di design caratterizzati dall’inconfondibile stile ed eleganza della capitale economica d’Italia, Milano. Da un punto di vista invece di strategia aziendale, crediamo fortemente nelle potenzialità del marketing digitale per raggiungere nuovi clienti e creare con loro un rapporto diretto, basato sulla fiducia e sulla consulenza dedicata di alto livello, a distanza come in showroom.
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito maisonFire e come state affrontando questa crisi?
Alessandro Gatti: Confartigianato conferma che nel bimestre marzo-aprile 2020 le esportazioni di legno-arredo abbiano subito una diminuzione del 46,3%, pari a quasi 1 miliardo di Euro. Riguardo alle vendite al dettaglio, di mobili e articoli per la casa, in Italia si registra -53,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. La nostra nicchia di mercato dei camini decorativi ed ecologici senza canna fumaria in questi mesi difficili non ha riscontrato una particolare crisi; continuiamo a ricevere ordini nazionali e internazionali in maniera massiccia, e il presumibile calo marginale di volumi del 2020 sarà dovuto solamente alle incertezze di questa seconda ondata.
Seguiamo una comunicazione btc sfruttando molto le potenzialità dell’online che ci permette di creare e coltivare contatti utili che spesso sfociano in acquisto. Siamo in grado di offrire assistenza qualificata a distanza, grazie alle videochiamate e all’interazione online tramite sito e social, per ascoltare e individuare insieme al cliente il progetto ideale, anche personalizzato, che meglio risponda alle sue esigenze e alla tipologia di stanza da arredare.
Le persone sono al centro della nostra attenzione. Una nostra peculiarità a cui teniamo molto, da sempre, è di gestire internamente, tramite i nostri esperti, la prima consulenza sia digitale, che telefonica, con i potenziali nuovi clienti, per poi indirizzarli in fase di acquisto al rivenditore di zona. Il design italiano all’estero è sempre una garanzia e oltre al tema della sostenibilità, credo ci sia un altro fattore che ha influito positivamente sul nostro settore: la casa ha assunto una centralità incredibile nelle esigenze delle persone; tutti cercano di renderla più accogliente, confortevole. In quest’ottica i nostri caminetti rappresentano una soluzione immediata, sicura, ecologica e non impegnativa per rinnovare qualsiasi ambiente e renderlo unico.
Avete dovuto prendere decisioni difficili? E quali sono le lezioni apprese?
Alessandro Gatti: La priorità è sempre stata garantire la massima sicurezza a tutti i nostri dipendenti. Per questo abbiamo stabilito delle procedure di accesso agli uffici, alla logistica e agli show room, con turnazioni per garantire il distanziamento corretto. Il 2020 ha confermato l’importanza imprescindibile della propensione digitale d’impresa, nel settore arredo, come in qualsiasi altro. L’emergenza ha imposto una capacità di reazione a una situazione del tutto imprevista. Per alcune realtà (come la nostra, nella sostanza già digitalizzata) restare al passo è stato semplice, per altre ha richiesto più tempo e quindi ha determinato sicuramente maggiori problemi economici. Il nostro modo di comunicare btc tramite il digital marketing ci ha permesso di sopperire alla chiusura dei negozi fisici imposta dal lockdown, ma non ci ha impedito di continuare a coltivare relazioni con il pubblico e raccogliere ordini e essere competitivi sul mercato. Soprattutto per il settore arredo le persone hanno bisogno di un rapporto diretto, un consiglio pratico; anche a distanza siamo stati in grado di dare alle persone quello di cui avevano bisogno.
Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo di emergenza sanitaria e come proiettate, voi stessi e maisonFire nel futuro?
Alessandro Gatti: Rispettare le linee guida permette di affrontare con serenità la situazione. Tutti dobbiamo fare la nostra piccola parte, affinché le cose procedano nella giusta direzione. Guardiamo al futuro con ottimismo, sperando che la pandemia possa essere presto un lontano ricordo. Cerchiamo di ascoltare i clienti, le loro esigenze, realizziamo i loro sogni, perché soprattutto in questo momento vivere in una casa che ci piace e che ci fa stare sereni è molto importante. Abbiamo un rapporto diretto anche con i nostri oltre 1000 rivenditori sul territorio nazionale, per agevolarli al massimo nel loro lavoro.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Alessandro Gatti: I biocamini sono l’area di mercato con un pochino più di concorrenza, dato che il pubblico non ha sempre quella preparazione (essendo il prodotto relativamente recente) necessaria per comprendere le differenze nella fattura, mentre nei caminetti elettrici deteniamo la grande maggioranza del mercato italiano. Crediamo fermamente che la qualità del prodotto, il design e soprattutto un servizio eccellente pre e post vendita (al quale destiniamo tantissime risorse) siano essenziali per essere sempre avanti. Siamo stati i primi a credere nel binomio focolare ed ecologia e continuiamo a essere leader nel settore da anni, vuol dire che strada intrapresa è quella giusta.
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Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Alessandro Gatti: La pandemia ci ha fatto comprendere l’importanza delle persone, il rapporto diretto con loro, anche se a distanza. Abbiamo affinato le nostre tecniche, grazie al digital, per offrire la migliore consulenza possibile a tutti. È innegabile che l’economia risentirà pesantemente dell’emergenza in corso, ma credo che alla fine di tutto avremo delle aziende più consapevoli del proprio valore, dell’importanza della digitalizzazione e di guardare lontano, raggiungendo mercati nuovi e impensati fino a qualche mese fa.

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