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Andrea Boscaro ci parla di The Vortex: Società di formazione e consulenza specializzata nel marketing digitale.

Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questa fase dell’emergenza COVID-19?
Andrea Boscaro: Bene, grazie: fortunatamente senza aver visto “da vicino” il Covid, solo con quale difficoltà legata alle restrizioni alla mobilità.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce The Vortex ?
Andrea Boscaro: Dopo aver lavorato insieme anni prima, Nicola Mauri ed io, nel 2011 abbiamo individuato nella formazione al marketing digitale un bisogno che sarebbe maturato in aziende e professionisti e, a dieci anni di distanza, è lecito affermare che ci avevamo visto giusto. La stessa fortuna ha riguardato l’allargamento a due altri soci, Ugo Benini e Paolo Guaitani.
Come innova The Vortex?
Andrea Boscaro: La formazione d’aula richiede e nel contempo offre un’innovazione continua: le sfide poste dalla gestione delle aule, dalle domande ricevute e dai bisogni organizzativi e didattici che emergono sollecitano la continua innovazione. Quest’anno poi, abbiamo dovuto innovare a marce forzate sul piano della tecnologia essendo i corsi di formazione divenuti webinar in modo pressoché assoluto.
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito The Vortex e come state affrontando questa crisi?
Andrea Boscaro: Dopo il primo smarrimento iniziale e dopo aver preso le necessarie scelte organizzative, ci siamo concentrati sulla conversione della nostra offerta formazione in webinar, web-conference, video-pillole e contenuti digitali: è stato un impegno rilevante, ma ci ha permesso di affrontare il cambiamento e maturare competenze e sensibilità nuove che, penso, dureranno anche dopo la crisi.
Avete dovuto prendere decisioni difficili ? E quali sono le lezioni apprese?
Andrea Boscaro: Fortunatamente l’innovazione di prodotto che abbiamo affrontato ci ha permesso di non dover prendere decisioni difficili. La lezione è stata soprattutto la conferma che un forte affiatamento nel team permette di continuare ad operare anche a distanza e che l’esperienza maturata in dieci anni di formazione consente di affrontare anche la sfida dei corsi a distanza con una certa serenità sul piano didattico e motivazionale.
Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo di emergenza sanitaria e come proiettate, voi stessi e The Vortex nel futuro?
Andrea Boscaro: L’ansia ci ha preso nei primi giorni di marzo e vi abbiamo risposto in una forte concentrazione sul fronte commerciale. Le successive scelte operative sono andate di conseguenza. Quanto al futuro, dopo il primo lockdown e la risposta che vi abbiamo dato, lo guardiamo con più certezza nei nostri mezzi ed ovviamente con la flessibilità necessaria ad adeguarsi agli scenari che si presenteranno.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Andrea Boscaro: Il modello di business di The Vortex è B2B: non organizziamo, se non in maniera residuale, corsi, ma operiamo all’interno di aziende o soggetti formativi. Per questo la concorrenza, è limitata e vi sopperiamo attraverso un team senior e un orientamento più aziendale che professionale sul piano del target a cui ci rivolgiamo e sul piano del taglio che diamo ai nostri corsi.
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Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Andrea Boscaro: Ciò che mi preoccupa di più della “nuova normalità” è l’impoverimento complessivo del Paese che avrà ricadute anche sugli aspetti occupazionali da cui non può non essere toccato il mondo della formazione a cui ci apparteniamo. Il mondo digitale sarà in ogni caso presente e centrale dopo la fine dell’emergenza e questo ci deve far impegnare ancora di più nella nostra attività.

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