Connect with us

News

U-EARTH: il potere della natura per respirare un’aria nuova.

kokou adzo

Published

on

Betta Maggio U EARTH

Parla a Startup.info, Betta Maggio, Fondatrice e CEO di U-EARTH Biotechnologies.

Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questa fase dell’emergenza COVID-19?

Betta Maggio : Fortunatamente stiamo tutti bene, grazie.

Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce U-EARTH?

Betta Maggio : U-Earth è nata dalla profonda convinzione che l’aria pura debba essere un diritto di tutti gli esseri umani, tanto quanto l’accesso all’acqua potabile. Oggi noi possiamo scegliere cosa mangiare, cosa bere ma non possiamo scegliere l’aria che vogliamo respirare, e il 95% della popolazione mondiale respira aria inquinata. Sono partita dalle ricerche scientifiche di mio zio, scienziato iraniano negli Stati Uniti che ha dedicato la vita allo studio delle biotecnologie anche legate alla distruzione di inquinanti dell’aria e a capire come preservarla pulita.

La scienza quindi mi ha dato gli strumenti per capire che pulire l’aria è possibile e nel 2008 ho iniziato ad approfondire questo corso di studi creando la prima struttura di R&D fondando U-Earth. Dal 2012 ho iniziato a lavorare in maniera esclusiva sul progetto e nel 2018, quindi dopo 10 anni di ricerca e sviluppo, valutazioni e test sul campo, con clienti appartenenti a diverse industry,  siamo entrati sul mercato, avviando anche la fase di scale up trasferendo la struttura societaria a Londra grazie ad incentivi del Department of Interantional Trade UK. Proponiamo un ecosistema che utilizza il potere della natura per pulire l’atmosfera dall’inquinamento ambientale, guidando un progetto su scala globale.

L’ecosistema è costituito da AIRcel, primo bio-reattore al mondo che purifica l’aria in modalità “plug&play” attraverso U-Ox, la nostra formulazione proprietaria di batteri ed enzimi naturali (non patogeni, non OGM), che garantisce che i nostri prodotti non solo catturino i più piccoli contaminanti, ma li digeriscano e li distruggano, senza produrre scorie nocive; U-Monitor un sistema di monitoraggio cloud e IoT che certifica la qualità dell’aria in tempo reale;Pure Air Zone, una community di aziende e organizzazioni che, attraverso U-Earth, creano delle zone di aria “certificata” pulita di cui tutti possono beneficiarne; e U-Mask la prima mascherina biotech, autoigenizzante e riutilizzabile.

Come innova U-EARTH?

Betta Maggio : Sulla tecnologia dei bio-reattori per la purificazione abbiamo un team di ingegneri aerospaziali e designers la cui mission, insieme agli ingegneri ambientali, è quella di apportare continui improvement e innovazioni sull’hardware.

In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito U-EARTH e come state affrontando questa crisi?

Betta Maggio : E’ un momento difficile per tutti ma, da veri resilienti, abbiamo trovato lo stimolo per reagire e anche per trovare una soluzione. Le U-Mask sono l’esempio perfetto. Noi avevamo già prodotto delle mascherine in passato. La pandemia ha generato una domanda del tutto imprevedibile di questo prodotto. Quindi abbiamo ripreso il nostro modello, l’abbiamo prima di tutto reso più moderno e confortevole in termini di design.

Poi abbiamo lavorato sui tessuti, sulla tecnologia che necessita di uno specifico principio attivo efficace per limitare il contagio incrociato, e anche al processo produttivo: da una produzione di semi-automazione attiva da aprile all’inaugurazione di una linea di produzione completamente automatizzata e dedicata, inaugurata lo scorso 19 novembre.  Quindi oggi la nostra U-Mask è composta in due parti: una mascherina esterna e un filtro intercambiabile. La copertura è in nylon al 100% rigenerato, è realizzata interamente con rifiuti oceanici e materiali di riciclo, può essere lavata e riciclata. Il filtro ricaricabile è formato da quattro strati contenenti il nostro esclusivo Bio-LayerTM,patent pending. La protezione è garantita fino a 150-200 ore di utilizzo effettivo.

Avete dovuto prendere decisioni difficili ? E quali sono le lezioni apprese?

Betta Maggio : La pandemia non ci ha distolto dai nostri obiettivi. U-earth produce prodotti originariamente creati per gestire emergenze tipo disastri ambientali e guerre chimiche e batteriologiche. Ci siamo essenzialmente trovati a rispondere a ciò che temevamo sarebbe successo.  La vera sfida è quella di avere la forza di rispondere molto velocemente alle emergenze, con la flessibilità di una startup che velocemente innova e sviluppa prodotti specifici per l’emergenza in atto  ma anche l’organizzazione di un’azienda strutturata per poter gestire con efficienza i processi di validazione, certificazione, deposito di brevetti, produzione, logistica e distribuzione.

U-mask Model 2 per esempio in 6 settimane  è passata dalla fase di concept al volto dei clienti, inaugurando il 16 marzo 2020. Abbiamo immediatamente capito che la mascherina sarebbe stata uno strumento fondamentale per il contenimento della pandemia ma che non c’era sul mercato un prodotto specifico. Per questo abbiamo studiato un prodotto anti contagio efficace per chi lo indossa e per chi sta dall’altra parte e, al contempo, sostenibile visto l’uso prolungato e la mancanza di materia prima sul mercato dovuto alla enorme richiesta. L’immediato successo di U-Mask ci ha  dato modo poter investire parte dei fatturati in donazioni di Pure Air Zones agli ospedali in  piena crisi in marzo-aprile, e poter validare i nostri sistemi di purificazione dell’aria.

Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo di emergenza sanitaria e come vi proiettate, voi stessi e U-EARTH nel futuro?

Betta Maggio : La nostra mission a breve termine è quella di abbattere e tenere sotto controllo il fattore R1 che definisce la velocità di diffusione del virus e paralizza il mondo. L’aria è come l’acqua, va trattata per essere sicura e garantire la salute alla popolazione del mondo. Deve essere garantita aria pulita come già si fa con l’acqua potabile o ciò che stiamo vivendo con la pandemia si ripresenterà con l’inquinamento che già nel 2012 ha ucciso 7 milioni di persone.

E in quel caso non basterà stare a casa.

U-Earth è un’azienda che nasce proprio guardando al futuro. Tutto quello che facciamo ha un unico scopo: rendere l’aria che respiriamo più pulita per noi adesso ma soprattutto per le generazioni future. Questo obiettivo lo perseguo tutti i giorni, circondata dal  team di U-Earth. In fase di selezione siamo molto attenti a quello che viene definito “cultural fit”, ossia ci sia una condivisione di valori e di traguardi tra i membri di un gruppo di lavoro.  In un progetto come il nostro essere motivati ed essere accomunati dalla stessa vision, è fondamentale tanto quanto i requisiti professionali. Le tecnologie ci sono e sono solo degli strumenti, ora la sfida è trovare le persone che vogliono creare un mondo migliore. I veri attori sono il team e le aziende che diventano Pure Air Zone creando un nuovo standard. Da cui la nostra tag line “Breathe the future”. Un possibile futuro migliore è dietro l’angolo e se non abbiamo la salute non abbiamo nulla.

Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?

Betta Maggio : Rispetto a chi si è improvvisato per cavalcare l’emergenza della pandemia, U-Earth ha alle spalle 12 anni di studi scientifici, verifiche, certificazioni, test, brevetti e tecnologie proprietarie e siamo concentrati solo su una cosa: la qualità dell’aria e la protezione da contaminazione aerodispersa. Per questo siamo una realtà unica nel panorama biotech proponendo una gamma di prodotti basati sulla purificazione dell’aria.

E, vista la performance delle nostre tecnologie abbiamo scelto di farlo nelle aziende.

La gestione della qualità dell’aria – se fatta a livello professionale – è una attività complessa. Vanno abbinate tecnologie di trattamento a condizioni preesistenti di contaminazione di base, ventilazione, affollamento, condizioni esterne che variano in maniera impressionante di luogo in luogo e di giorno in giorno. Per questo  abbiamo creato un sistema di purificazione e controllo, collegato ad una dashboard di analisi dei dati in cloud in tempo reale e che grazie a degli Alert immediati è in grado di informare le aziende delle azioni da intraprendere per mantenere l’aria sicura. AIRcel è il primo bioreattore al mondo, un purificatore d’aria plug-and-play, che digerisce smog, VOC (Composti Organici Volatili), PM, polveri sottili, metalli pesanti, virus e batteri, utilizzando batteri non patogeni, non geneticamente modificati.

Le fonti sono naturali, il processo è lo stesso che ha messo in atto la natura rigenerandosi durante il lockdown, concentrato in sistemi portatili che hanno la stessa capacità di decontaminazione di foreste di centinaia di alberi. Pure Air Zone in sostanza è una certificazione che viene data alle aziende che scelgono di proteggere loro stesse, i propri dipendenti, i propri clienti ed il pianeta.  AIRcel, U-Mask, U-Monitor e il progetto Pure Air Zone sono parte di un ecosistema unico nel suo genere dove l’attenzione alle performances ad alla sostenibilità sono sempre centrali. Con U-Mask ad esempio siamo stati i primi a preoccuparci della proliferazione microbica all’interno della maschera. Nessuno l’aveva fatto prima. Infatti, le maschere usa e getta, siano esse chirurgiche o FFP2 / FFP3 / N95, DEVONO ESSERE SMALTITE dopo ogni utilizzo altrimenti possono diventare potenzialmente pericolose.

Le sue considerazioni finali su questa emergenza?

Betta Maggio : Grazie all’esperienza maturata in prima linea negli ospedali contro il COVID-19, abbiamo infatti  sviluppato un nuovo prodotto / protocollo applicabile da oggi a tutte le Pure Air Zones, che lanceremo entro l’anno. In generale, abbiamo imparato a praticare l’agilità: nell’ideazione di nuove linee di protezione – sperimentate, validate, in lavorazione da mesi, per dare alle aziende nuovi strumenti per proteggersi da un’eventuale terza ondata.

Link utili :

Betta Maggio : Abbiamo il sito per U-Earth https://it.u-earth.eu/

Il sito per U-Mask https://www.u-mask.eu/

Pure Air Zone case study: Microsoft https://vimeo.com/353079701

Pure Air Zone: la storia della  farmacia: https://vimeo.com/455456975

U-Earth manifesto https://vimeo.com/345733048

 

Kokou Adzo is the editor and author of Startup.info. He is passionate about business and tech, and brings you the latest Startup news and information. He graduated from university of Siena (Italy) and Rennes (France) in Communications and Political Science with a Master's Degree. He manages the editorial operations at Startup.info.

Advertisement

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Most Read Posts This Month

Copyright © 2024 STARTUP INFO - Privacy Policy - Terms and Conditions - Sitemap

ABOUT US : Startup.info is STARTUP'S HALL OF FAME

We are a global Innovative startup's magazine & competitions host. 12,000+ startups from 58 countries already took part in our competitions. STARTUP.INFO is the first collaborative magazine (write for us ) dedicated to the promotion of startups with more than 400 000+ unique visitors per month. Our objective : Make startup companies known to the global business ecosystem, journalists, investors and early adopters. Thousands of startups already were funded after pitching on startup.info.

Get in touch : Email : contact(a)startup.info - Phone: +33 7 69 49 25 08 - Address : 2 rue de la bourse 75002 Paris, France