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Cattivi pagatori e protestati: chi sono e cosa rischiano

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Cattivi pagatori e protestati

In Italia, quando una persona non rispetta le scadenze di pagamento dei finanziamenti può essere etichettata come “cattivo pagatore” o “protestato”. In questo articolo, spiegheremo la differenza fra queste due figure e cosa rischiano in termini di sanzioni e provvedimenti 

Chi sono i protestati 

Il protestato è colui che tramite un atto ufficiale (il protestato) viene sollecitato dalla banca a pagare importi dovuti. In poche parole, se una persona non paga un assegno o una rata di un finanziamento entro i termini indicati, la banca invia dei solleciti. Se quest’ultimi vengono ignorati, la banca invia il protestato, ovvero un documento stilato da un pubblico ufficiale su richiesta della banca. In quest’ultimo caso, anche se il protestato paga il debito, avrà scarse (se non nulle) possibilità di ottenere presiti e finanziamenti in futuro. 

Chi sono i cattivi pagatori

Un cattivo pagatore è colui che ha pagato una o più rate di un presunto in ritardo. In questo caso, anche se ha saldato il suo debito senza richiami ufficiali verrà comunque segnalato e la banca iscriverà il suo nominativo ad un apposito registro (CRIF). Per cancellarsi da questo registro, bisogna dimostrare di aver pagato l’intero debito con eventuali interessi e more. Si tratta di un processo molto lento ed è necessario seguire le leggi alla lettera per uscirne. 

Differenza tra protestati e cattivi pagatori

La differenza è che i protestati difficilmente potranno richiedere prestiti in futuro mentre i cattivi pagatori potranno ottenerlo presentano le giuste garanzie. Come garanzia si può ipotecare un bene immobile o di lusso, il cui valore sia simile a quello del prestito. In alternativa, è possibile sottoscrivere un finanziamento con cessione del quinto.  In questo caso caso, se il cattivo pagatore non può pagare in ritardo, perché la banca trattiene la sua rata direttamente dallo stipendio del richiedente.

Cosa rischiano i cattivi pagatori

Per cambiali e assegni post-datati non pagati, ecco cosa rischia il debitore:

  • protesto e registrazione nell’apposito registro della Camera di Commercio con segnalazione per 5 anni;
  • pignoramento dei propri beni per l’importo dell’assegno non pagato;
  • impossibilità di emettere altri assegni per un periodo variabile da 2 a 5 anni;
  • inserimento del proprio nominativo nel registro cattivi pagatori nella CAI;
  • pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie previste (variabili a seconda dell’importo non pagato);
  • interdizione dell’esercizio della propria attività per un periodo variabile (da 2 mesi a 2 anni) se l’importo non pagato supera i 51.645,69 euro.
  • Il debitore viene “segnalato” e il protesto diventa una conseguenza quasi inevitabile, grave e dannosa per l’imprenditore, il commerciante, l’artigiano o il professionista.
  • L’atto di protesto è pubblico – redatto da un notaio o da un ufficiale giudiziario – con cui si certifica e si attesta il mancato pagamento di un assegno.
  • Si finisce nella black list dei cattivi pagatori con iscrizione nella CAI (archivio pubblico controllato dalla Banca d’Italia) soltanto per i debiti contratti con istituti di credito e finanziarie.

Come sapere se sono diventato un cattivo o pagatore?

Per sapere se sei stato inserito nella categoria dei cattivi pagatori, basta inviare la richiesta di visura al Crif, ovvero dovrai compilare un modulo telematico grazie al quale avrai la possibilità di conoscere se sei stato inserito in questa categoria di persone oppure se la tua storia come debitore di un ente bancario è sempre positiva. Generalmente la risposta viene inviata dopo circa una settimana, anche se in qualche caso questa potrà essere ricevuta dopo qualche giorno.

Per quanto tempo si resta cattivi pagatori? 

La segnalazione ha un termine. Il codice deontologico, infatti, stabilisce dei tempi massimi di conservazione dei dati nei Sistemi di Informazioni Creditizie:

  • richieste di finanziamento, restano visibili per sei mesi (un mese in caso di rifiuto o rinuncia al finanziamento);
  • morosità di due rate (o mesi) poi sanate, l’informazione resta conservata per un periodo di 12 mesi dalla regolarizzazione;
  • morosità superiori a due rate (o mesi) poi sanate, l’informazione resta conservata per un periodo di 24 mesi dalla regolarizzazione;
  • eventi negativi (morosità, gravi inadempimenti, sofferenze) mai sanati, le informazioni restano visibili per 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale o dall’ultimo aggiornamento;
  • informazioni positive (che indicano il pieno rispetto del piano di rimborso del finanziamento), le informazioni rimangono visibili per 36 mesi decorrenti dalla cessazione del rapporto o dalla scadenza del contratto.

Una volta scaduti i termini massimi di conservazione delle informazioni, i SIC sono obbligati alla cancellazione automatica dei dati. Questo significa che qualora tu sia un cattivo pagatore e questa sorta di etichetta ti è stata attribuita per un anno, non potrai richiedere la cancellazione prima dello scadere del termine: se questa inizia a marzo, solamente nel medesimo mese dell’anno successivo potrai uscire dai registri Crif come cattivo pagatore.

Qualora invece la segnalazione sia ancora attiva ma i tempi della durata della stessa siano stati superati, potrai richiedere la cancellazione rivolgendoti a un ente che si occuperà di svolgere la suddetta procedura facendo in modo che tu possa tornare a richiedere i finanziamenti agli enti bancari.

Marketplace dei prestiti tra privati: “la scorciatoia” dei cattivi pagatori 

Negli ultimi anni sono nati i marketplace dei prestiti tra privati, una soluzione valida per ottenere prestiti senza garanzie anche se si è cattivi pagatori. Si tratta di una piattaforma online tramite la quale chi si iscrive riceve un profilo di rischio che viene stilato in base ad una serie di fattori, tra cui la segnalazione al Crif come cattivi pagatori risulta molto importante ma non preclude comunque la possibilità di ottenere denaro in prestito, anche se ci si vedrà assegnare un profilo di rischio elevato.

Nel caso del marketplace dei prestiti tra privati il rischio di finanziare un richiedente viene suddiviso tra più privati. Per i debitori, soprattutto per quelli con un profilo di rischio elevato, è importantissima la puntualità nel pagare le rate di rimborso del prestito, cosa che permetterà di migliorare in maniera sensibile il proprio profilo di rischio e ottenere quindi la possibilità di accedere ad altri prestiti in futuro anche se si risulta segnalati al Crif.

Come evitare di diventare cattivo pagatore?

Chiaramente tutto inizia da una gestione virtuosa delle scadenze, ma nella maggior parte dei casi il valore aggiunto viene dato da una consulenza preventiva. Spesso chi chiede un prestito non riesce a valutare al meglio le proprie possibilità. Ecco perché quando si cerca un finanziamento adatto al budget può essere una buona idea farsi guidare da un esperto del settore dei prestiti e finanziamenti.

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