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Gaetano Gucciardo, Co-founder, Botel Diffuso dei Laghi : “Botel vuole essere la ‘palestra’ per comprendere e toccare con mano la reale possibilità di vivere senza sprecare”.
Botel Diffuso dei Laghi è una start-up innovativa nel settore turistico-alberghiero che offre la possibilità di una vacanza a impatto zero su unità off-grid, galleggianti e non, totalmente indipendenti, con sistema di depurazione a ciclo chiuso e nessuna emissione in atmosfera.

Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questa fase 3 dell’emergenza COVID-19?
Gaetano Gucciardo : Buongiorno. Grazie per la domanda e mi auguro che anche voi stiate bene. Dopo una prima fase di paura siamo passati ad una fase di preoccupazione; il timore per la recrudescenza del virus rende incerta ogni visione futura. Abbiamo sempre praticato l’adattamento alle situazioni (oggi definita resilienza) ma questo momento ci costringe a continui “slalom” proprio quando avremmo dovuto prendere la “direttissima” (mi perdonerete questa similitudine sciistica).
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce Botel ?
Gaetano Gucciardo : “Nasco” professionalmente come progettista architettonico; fin dall’inizio (anni ’90) ho perseguito la sostenibilità degli impatti, ma non mi ha mai soddisfatto completamente; sostenibile vuol dire verificare se l’antropizzazione è in qualche modo sostenuta dal “sistema naturale”; quindi e’ un compromesso, comunque una alterazione. L’idea del Botel ha voluto estremizzare questo concetto spingendosi oltre e cioè verso la “reversibilità” affermando che la vera sostenibilità risiede nella possibilità di rendere reversibile una alterazione. Concetto destabilizzante rispetto la nostra idea di sicurezza e permanenza delle nostre abitazioni.
Come innova Botel ?
Gaetano Gucciardo : Ha due livelli di innovazione e cioè tecnico e concettuale: tecnico in quanto ha dovuto affrontare e risolvere il tema della reversibilità in luoghi ad alta sensibilità paesaggistico/ambientale; ha affrontato l’off-grid, la galleggiabilità ma anche il comfort e il design; concettuale perché la proposta consiste nel coinvolgere l’ospite nell’impegno a “consumare” non oltre il limite che la natura ci permette. In sostanza, se consumo responsabilmente, la natura fornisce le risorse necessarie, ma questo concetto necessita di una presa di coscienza; Botel vuole essere la “palestra” per comprendere e toccare con mano la reale possibilità di vivere senza sprecare.
Avete fatto qualche iniziativa culturale ?
Gaetano Gucciardo : Abbiamo fatto qualche iniziativa culturale (potete trovarne traccia in rete – Mostra di pittura SITE SPECIFIC “Biophilic (r)Evolution” – “Naturarte” – ecc.)
Ma in particolare nella seconda fase del lockdown, una settimana dopo la morte del Maestro Ezio Bosso (15/5/2020), abbiamo organizzato un evento trasmesso in diretta Facebook, per rendergli omaggio.
Ecco l’anteprima :
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito la vostra attività e come state affrontando questa crisi?
Gaetano Gucciardo : All’inizio della pandemia si è parlato massivamente di cambi di paradigma, di prese di coscienza, di miglioramenti della qualità dell’aria ecc. ecc. temi molto cari all’iniziativa della nostra startup. Ho da subito rifiutato tale interpretazione e difatti il 28 marzo ho pubblicato un articolo, su Linkedin, dal titolo : IL BOTEL AL TEMPO DEL COVID-19 nel quale di fatto ho affermato che non e’ questa la via per la consapevolezza.
A parte questo, COVID e’ arrivato nel momento in cui eravamo pronti ad attivare la nostra campagna di crowdfunding che abbiamo dovuto stoppare. Credendo di poter ottenere gli stessi risultati previsti, non appena iniziata la cosiddetta “fase 2” del COVID, in accordo con la piattaforma, si e’ iniziata la campagna di raccolta fondi; nel frattempo pero’ il mondo e’ cambiato e l’iniziativa e’ fallita miseramente.
Attualmente stiamo battendo altre vie.
Avete dovuto prendere decisioni difficili ? E quali sono le lezioni apprese?
Gaetano Gucciardo : Certamente. La prima è stata quella di fermare l’inizio della raccolta fondi e la seconda quella di farla partire in un momento che indicava si delle positività (seconda fase), ma sottovalutando il fatto che le persone avevano preoccupazioni diverse da quelle di partecipare ad una raccolta fondi che non avesse finalità immediatamente riconducibili alla soluzione del problema contingente.
Come gestite lo stress e l’ansia in questa fase 3 dell’emergenza e come vi proiettate, voi stessi e la vostra azienda nel futuro?
Gaetano Gucciardo : Di fatto più che di stress ed ansia, parlerei di “sospensione”: sembra che il mondo si sia messo in attesa; ogni tanto mostra segni di amnesia, carburante per la rivitalizzazione, ma poi la “tempesta” del mondo dell’informazione riaccende la memoria e ritorna la stasi. La nostra azienda, dopo il tentativo fallito dell’esperimento sociale del crowdfunding ( https://www.linkedin.com/pulse/il-ceresio-botel-20-e-linnovazione-militante-gaetano-gucciardo/ ), si è riaperta al mondo imprenditoriale riscontrando una accresciuta sensibilità verso gli argomenti da noi trattati; il messaggio arrivato prepotentemente negli ultimi mesi e cioè la sensibilizzazione verso una imprenditoria responsabile forse sta facendo breccia anche se, in alcuni casi, sotto forma di greenwashing. Crediamo nella validità della nostra iniziativa e quindi stiamo vagliando altre opportunità di finanziamento.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Gaetano Gucciardo : Fin dall’inizio abbiamo sempre creduto che la nostra proposta di turismo esperienziale avesse bisogno di fare rete e quindi di non avere competitor ma partner; abbiamo operato stabilendo contatti sia con strutture turistiche tradizionali che con progetti (dei quali siamo estensori) di turismo esperienziale e con i quali abbiamo abbozzato metodologie collaborative.
In ogni caso, nel mondo del turismo esperienziale e del under-tourism i numeri sono in crescita costante (dati ante COVID ma destinati a crescere ulteriormente nel post-COVID); le nuove generazioni, i millennial e la generazione Z, sono i nuovi fruitori consapevoli di queste proposte di turismo lieve; potremmo affermare che attualmente l’offerta non e’ in grado di fare fronte alla richiesta potenziale e che le barriere all’ingresso di questo nuovo mercato, per le strutture tradizionali che dovranno adeguarsi, sono quasi insormontabili (sommando anche il nuovo requisito sul distanziamento fisico). E’ sempre più necessario operare in sinergia tra strutture diffuse e politiche di tourist attraction.
Il vostro sito Web ?
Gaetano Gucciardo : www.boteldiffusodeilaghi.eu
Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Gaetano Gucciardo : Il tributo umano pagato è doloroso. Le persone hanno memoria, la gente no. Sono però convinto, che a livello subliminale, la cicatrice permarrà. Il superamento sarà direttamente proporzionale al livello di consapevolezza che socialmente saremo in grado di raggiungere.

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