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Giacomo Bosio, CEO di HEDRON ci racconta come la sua azienda sta affrontando l’emergenza COVID-19
Hedron S.r.l. è una startup innovativa con sede a Milano, che nasce con lo scopo di progettare esperienze digitali innovative e connesse alle più avanzate tecnologie.
Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questo periodo di emergenza COVID-19?
“Stiamo bene. Abbiamo imparato a convivere con una situazione a cui non eravamo affatto abituati ma sono sicuro che riusciremo a cogliere le opportunità che nascono in periodi complicati come quello che stiamo vivendo”.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce questa idea imprenditoriale?
“Dopo essermi laureato in Informatica all’Università di Pisa, ho lavorato come sviluppatore software. Successivamente ho avviato la mia prima attività imprenditoriale nel settore dello sviluppo di applicativi mobili.
Hedron rappresenta la seconda esperienza imprenditoriale e segue un percorso di crescita che negli anni mi ha avvicinato, insieme alla mia socia Nicoletta Bruno, senior UX Designer, alla progettazione di esperienze e prodotti digitali innovativi, usabili e accessibili.
In questi 3 anni di attività ci siamo specializzati nel design di interfacce digitali e connesse alle più avanzate tecnologie, tra cui:
- App mobile;
- App wearable;
- Piattaforme web;
- Sistemi vocali e conversazionali;
- Sistemi IoT complessi e pervasivi”.
Come innova la vostra azienda?
“Facciamo ricerca e formazione continua e studiamo le nuove forme di interazione uomo-macchina per proporre sempre soluzioni innovative, usabili e futuribili.
Vediamo la tecnologia non come un punto di partenza, ma come un supporto per il raggiungimento di obiettivi e applichiamo nel nostro processo creativo metodologie di progettazione human-centered che ci consentano di alleggerire il carico cognitivo e semplificare le interazioni.
Tramite interviste, focus group e test di usabilità con utenti reali in vari Paesi del Mondo, analizziamo il comportamento degli utenti e progettiamo interfacce digitali innovative, usabili e targettizzate sui loro usi e costumi”.
In che modo la pandemia da COVID-19 colpisce la vostra attività e come state affrontando questa crisi?
“La pandemia ci ha fatto riflettere e ci ha messi di fronte a prospettive diverse. La stiamo affrontando guardando al nostro futuro e pensando a un’evoluzione del nostro business che tenga conto del variato assetto socioeconomico.
Periodi difficili come questo portano anche delle opportunità: il Covid e il conseguente distanziamento sociale ci hanno imposto un cambio di mindset e un uso consapevole degli strumenti digitali a nostra disposizione per proseguire ed evolvere con le attività. In questo contesto ci stiamo concentrati nel ripensare la nostra quotidianità e nel riprogettare le attività dei nostri Clienti con una particolare attenzione all’interazione fra fisico e digitale”.
Avete dovuto fare delle scelte difficili in questa situazione di emergenza? E quali sono le lezioni apprese?
“La difficoltà più grande è stata l’incertezza del futuro e dell’evoluzione della situazione. Quello che abbiamo imparato è che bisogna guardare avanti e provare sempre a pensare in maniera creativa, andando oltre ai contesti attuali. Il Covid ci ha proprio insegnato che basta poco per cambiare tutto e quando questo succede dobbiamo farci trovare pronti ed evolvere immediatamente.
Per questo, abbiamo deciso di andare in controtendenza e di avviare degli investimenti in capitale umano. È una scelta difficile, visto il contesto, ma abbiamo scelto proprio questo periodo perché lo vediamo come un’opportunità di cambiamento”.
Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo e come vi proiettate, voi stessi e la vostra azienda nel futuro?
“Respiri profondi e musica classica.
Scherzi a parte, c’è poco spazio per lasciarsi prendere dall’ansia: dobbiamo guardare oltre e dare priorità alle attività che davvero ci possono dare un futuro.
Stiamo strutturando la nostra offerta di consulenza per renderla parte di un percorso strategico di rinnovamento aziendale. Stiamo lavorando per aprire una business unit di prodotto per proporre sul mercato soluzioni che abbiamo avuto modo di studiare e valutare ma su cui non siamo ancora riusciti a focalizzarci.
Stiamo, infine, progettando un percorso di internazionalizzazione. Insomma: guardiamo avanti, ora più di prima!”
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
“Aziende che si occupano di progettazione digitale ce ne sono un buon numero: in Italia e all’estero. Noi ci siamo specializzati su un approccio molto umano e basato sulla ricerca, diamo molto valore alle relazioni e a sviluppare una folta rete di partner a loro volta specializzati su dei verticali a noi complementari. Crediamo molto nella collaborazione e non siamo ossessionati dalla competizione”.
Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
“Se da un certo punto di vista non ricorderemo il 2020 come uno dei periodi storici migliori, dall’altra parte siamo giovani e abbiamo il dovere di guardare oltre e di progettare il futuro nostro e di chi verrà dopo di noi. Non sarà facile, ma dobbiamo farlo con la consapevolezza di chi ha vissuto gli errori del passato e la determinazione nel costruire un domani migliore”.
Il vostro sito Web e il link verso un video di presentazione della vostra attività?
“Il nostro sito web è https://hedron.it.
Sul nostro canale YouTube (https://www.youtube.com/channel/UCqvXqgGtwUFq5JphTkZ9GLA) abbiamo iniziato a caricare alcune pillole video di nostre attività o interventi”.