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I lettori con superpoteri usano Kjuicer: Ce ne parla il CEO, Giampaolo Ferradini

Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questa fase dell’emergenza COVID-19?
Giampaolo Ferradini: Grazie al cielo stiamo tutti bene. Questa è stata una fase turbolenta che ha richiesto diversi aggiustamenti e non tutti indolori, ma quantomeno senza problematiche sanitarie in famiglia e questo è già molto per cui esser grati.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce questa idea imprenditoriale.
Giampaolo Ferradini: Professionalmente sono nato e cresciuto a dieta di finanza. Gestione, trading, infine costruzione e distribuzione di strumenti quotati in Borsa. Un carriera decisamente knowledge intensive: per investire con successo in qualunque settore è spesso necessario conoscerlo meglio di chi ci lavora dentro, nel senso che si deve non solo comprendere i fattori di successo e i rischi di un singolo imprenditore o manager ma bisogna incrociare quelle informazioni con quelle di tutti i suoi competitor. La mole di conoscenza da processare è insomma infinita.
Un giorno ho deciso di provare un metodo che avevo immaginato potesse essere utile per organizzare le informazioni, per sintetizzarle, per renderle molto più comode da usare per se stessi ma anche per altri lettori. Volevo uno strumento che permettesse di lasciare una traccia indelebile del lavoro di lettura e studio. Non avrei mai immaginato che il risultato sarebbe stato così efficace. Testare i risultati sul campo e poi farne una startup sono diventati passi inevitabili.
Come innova Kjuicer?
Giampaolo Ferradini: Introduce uno strumento per studiare o leggere che incorpora un metodo. La tecnologia è fattore abilitante che moltiplica i risultati di uno sforzo che molti di noi fanno ogni giorno: rende l’apprendimento due volte più veloce e permettere di organizzare i testi digitali in modo che chiunque possa leggerli più rapidamente. Ad esempio Tua Assicurazioni usa il knowledge juicer (la cui abbreviazione é il nome della nostra startup) per rendere la sua polizza principale, Tua Casa e Famiglia, leggibile in una ventina di minuti — 250 pagine di documento! Il lettore non solo può cogliere rapidamente i punti salienti ma ognuno di questi è cliccabile e può essere esplorato singolarmente senza perdere il filo del discorso.
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito Kjuicer e come state affrontando questa crisi?
Giampaolo Ferradini: Ha rallentato tutte le controparti con cui siamo in contatto e le ha distratte. “Purtroppo” il nostro strumento viene ancora percepito più come una opportunità che come una soluzione ad un problema, per cui ci troviamo ad essere ben rappresentati da questa vignetta:
Avete dovuto prendere decisioni difficili ? E quali sono le lezioni apprese?
Giampaolo Ferradini: Stiamo volando bassi e ci manteniamo pronti. Non si tratta solo della pandemia: l’Italia è ancora molto immatura quando si tratta di innovazione e questo si riflette in modo evidente anche nelle startup. Non è difficile solo trovare investitori ma anche i clienti sono lenti e poco smart. Rischiano pochissimo se non niente, e questo contesto ti insegna ad organizzarti diversamente da quel che leggi sui libri o dalle esperienze che i nostri competitor fanno in paesi più pronti del nostro.
Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo di emergenza sanitaria e come proiettate, voi stessi e Kjuicer nel futuro?
Giampaolo Ferradini: Scegliendo l’assetto più prudente e di lungo termine possibile: costi ridotti al minimo assoluto e ogni passo viene calibrato in modo da non poter compromettere la possibilità di portare questa innovazione sul mercato. D’altronde non è solo una questione di avere successo o guadagnare. Qui c’è in ballo la possibilità di permettere a milioni di persone di studiare e leggere di più, molto più rapidamente e meglio. Significa fare ricerca più rapidamente e con più informazioni, imparare di più e con minor sforzo, informarsi meglio. L’impatto di questa innovazione non si può magnificare abbastanza.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Giampaolo Ferradini: Tutti gli sforzi per rendere la acquisizione di conoscenza e informazione visti finora sono di fatto un palliativo: il testo scritto è rimasto scomodo come è sempre stato fino ad oggi. Questo è un salto di paradigma radicale, che ha anche implicazioni di intelligenza artificiale importanti. Veleggiamo in un mare blu e praticamente incontaminato. Dobbiamo solo portare qui i professionisti della conoscenza. Non che sia cosa facile, intendiamoci, ma è un problema diverso dall’avere concorrenza. Il brevetto Europeo che abbiamo appena conseguito peraltro protegge il processo in modo solido.
Link utili:
Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Giampaolo Ferradini: Credo che questa emergenza ci lascerà un regalo importante: la comprensione che il digitale non è solo uno strumento ma una componente indispensabile, su cui investire. Chi ha già cominciato a farlo sta superando meglio questa fase, e ormai quasi tutti hanno approfondito la comprensione di cosa si può ottenere diventando fruitori intenzionali invece che passivi o resistenti. Spero che vedremo presto i risultati di questa trasformazione.

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