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Giovanni Verreschi ci parla di Xedum Srl: Azienda innovativa in sviluppo e web design

Come state, lei e la sua famiglia?
Giovanni Verreschi: Per fortuna stiamo tutti bene.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce questa idea imprenditoriale.
Giovanni Verreschi: Mi sono laureato in Ingegneria Elettronica e ho conseguito il dottorato di ricerca in Bioingegneria e Robotica al DIBE – Dipartimento di Ingegneria Biofisica ed Elettronica dell’Università di Genova. Nel 2000, poi, ho fondato ETT. Ciò che mi ha guidato in questi anni è stata una visione olistica nell’affrontare i problemi, in azienda come fuori. Tale orientamento culturale si traduce anche nella composizione del nostro team work, caratterizzata dalla presenza di profili professionali ad ampio spettro. Sono sempre stato convinto che si possa arrivare al raggiungimento degli obiettivi prefissati quando vengono coinvolti profili e professionalità differenti, ma complementari in un’ottica di cross fertilization. Nel 2014 sono diventato CEO di Xedum s.r.l, un’agenzia di comunicazione che coniuga pensiero creativo, design e tecnologie intelligenti per la comunicazione a 360 gradi.
Come innova Xedum?
Giovanni Verreschi: Xedum non è un’agenzia di comunicazione tradizionale. Il nostro team interdisciplinare e l’accesso a tecnologie immersive ci proiettano verso la creazione di prodotti di comunicazione innovativi e coinvolgenti. Negli anni abbiamo sempre puntato non solo ad una comunicazione efficace in termini di contenuti, ma anche alla ricerca dei mezzi tecnologici più adatti a trasmetterli. Rendere la comunicazione intuitiva ed emozionale, e coinvolgente senza prescindere dalla complessità del messaggio, richiede una profonda conoscenza sia dei mezzi tecnologici, sia delle materie umanistiche. La nostra varietà è la nostra forza e ciò che ci permette di essere realmente innovativi.
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito Xedum e come state affrontando questa crisi?
Giovanni Verreschi: Il primo approccio è stato quello del potenziamento dello smart working. Uno strumento utile nel periodo più intenso dell’emergenza che ci ha permesso di continuare le nostre attività. Il lavoro in team, il confronto e il dialogo in presenza sono, però, insostituibili, soprattutto per chi fa un lavoro creativo come il nostro. Da settembre abbiamo una nuova sede con spazi più ampi, un servizio costante di sanificazione e areazione che ci ha dato la possibilità di tornare a lavorare in presenza (totale o parziale) in sicurezza.
Avete dovuto prendere decisioni difficili? E quali sono le lezioni apprese?
Giovanni Verreschi: Abbiamo imparato molto negli ultimi mesi. L’utilizzo massiccio delle tecnologie digitali in questo periodo di crisi ci ha confermato quanto i nostri progetti di comunicazione digitale siano sempre più indispensabili per tutti. Allo stesso tempo, abbiamo imparato quanto sia fondamentale il lavoro in team, in presenza, che permette di confrontarsi costantemente tra noi e con tutte le realtà che gravitano attorno alla nostra.
Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo di emergenza sanitaria e come proiettate, voi stessi e Xedum nel futuro?
Giovanni Verreschi: Il poter tornare in ufficio, nella nuova sede, è stato cruciale da questo punto di vista. L’aver ripreso una sorta di normalità – per quanto possibile – ha aiutato molto tutto il team nella gestione dello stress generato da questa situazione di emergenza. Nel futuro vediamo sicuramente una crescita, un’espansione: la contaminazione fra idee e competenze è stata la nostra cifra sino ad ora e lo sarà sicuramente anche negli anni a venire.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Giovanni Verreschi: I nostri competitor sono le grandi agenzie di comunicazione. Il nostro punto di forza è la creatività, insieme alla possibilità di consegnare progetti completi nei quali l’ambiente fisico incontra il digitale. Il nostro approccio olistico alla comunicazione fa la vera differenza. Curiamo la comunicazione dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, passando per la scelta degli strumenti digitali più adatti al messaggio e al cliente.
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Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Giovanni Verreschi: La pandemia ha velocemente trasformato il nostro modo di vivere, lavorare, socializzare. Abbiamo ripensato il nostro approccio alla comunicazione, trovato nuove modalità per presentare prodotti, riconfermato il ruolo della tecnologia come valido strumento per mostrare l’invisibile e spettacolarizzare l’esperienza, anche da casa. Tutto questo in un’ottica di crescita digitale a lungo termine, che potrà continuare anche quando la pandemia globale sarà un ricordo.

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