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Intervista a Piero Adamo, Co-Founder & CMO di Officina Kreativa: Centro d’innovazione per l’animazione in CGI

Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questa fase 3 dell’emergenza COVID-19?
Piero Adamo: Fortunatamente la Calabria è stata tra le Regioni meno colpite ed io, la mia famiglia e i miei colleghi stiamo tutti bene.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce questa idea imprenditoriale.
Piero Adamo: Sono un giovane imprenditore che, dopo un percorso accademico e professionale tra Milano, Bologna e New York, decide di ritornare nella sua terra per mettere a servizio della Regione Calabria tutto quello che ha imparato negli anni, per segnare un nuovo inizio dell’ecosistema calabrese.
Chiaramente da solo non vai da nessuna parte, ma per fortuna in un co-working di Crotone ho avuto la fortuna di conoscere dei ragazzi meravigliosi nei quali ho subito visto grandi capacità, con un background diverso ma complementare. Avevamo una visione comune del futuro, cosi nasce Officina Kreativa srl, di cui sono co-fondatore e CMO. L’azienda eredita il nome del co-working, in onore di ciò che ha unito le nostre strade, ovviamente con una nuova identità visiva ed un payoff che da solo basterebbe per indicare la nostra stella polare “Innovation for the future”.
Come innova Officina Kreativa?
Piero Adamo: Officina Kreativa è un centro di innovazione dedicato all’animazione in CGI, realtà virtuale e realtà aumentata, con la visione di trasformare la Calabria in una piccola Silicon Valley. La nostra missione è far nascere un ecosistema start-up che possa trainare l’innovazione in tutto il mediterraneo ed utilizzare le nuove tecnologie per raggiungere un risultato “WOW”.
Con un focus a breve-medio termine mettiamo a disposizione delle aziende italiane e delle agenzie di comunicazione più tradizionali, le nostre abilità in computer grafica 3D per portare innovazione nel mondo della pubblicità, degli eventi e in tutti quei settori dove la CGI riesce a spostare l’ago della bilancia in termini di risultati (come ad esempio il mondo culturale, discografico e cinematografico).
Ma Officina Kreativa dedica una parte delle sue risorse in termini di tempo e denaro per provare ad inventare il futuro e portare il cambiamento nel mondo. Questa è la nostra più grande aspirazione, e proprio in questa direzione stiamo lavorando ad un progetto di start-up che ambisce a cambiare radicalmente il mondo dell’arte. Siamo in piena fase di sviluppo, ne riparleremo molto presto, è una sorpresa.
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito Officina Kreativa e come state affrontando questa crisi?
Piero Adamo: Sappiamo tutti che in questi periodi di crisi, fatta eccezione per i beni di prima necessità, l’economia subisce un periodo di stagnamento. L’incertezza è il più grande nemico dell’imprenditore, di conseguenza tutti i nostri partner ed i clienti hanno congelato per qualche mese le loro attività, fino ad arrivare ad agosto dove in Italia si ferma tutto (anche in piena crisi).
In quarantena abbiamo approfittato di una grande opportunità: avevamo tanto tempo a disposizione! Cosi abbiamo utilizzato questo tempo per accelerare la fase di ricerca e sviluppo per il progetto sull’arte, panificare con maggiore attenzione il futuro, e abbiamo anche dato un contributo all’economia locale sviluppando in tempi record, e distribuendo in via totalmente gratuita, un’app di delivery per gli esercenti locali. A Crotone i grandi player del settore delivery non si sono mai realmente posizionati in virtù di un’abitudine molto convenzionale del cittadino di prediligere l’esperienza in negozio, perché è molto radicata la cultura del -negoziante amico con cui fare due chiacchiere-. Durante il lockdown la realtà è però cambiata e i nostri concittadini avevano bisogno di affidarsi alla tecnologia.
È arrivato settembre, il nostro piano commerciale è stato scritto e validato, siamo pronti per ripartire più forti che mai.
Avete dovuto prendere decisioni difficili ? E quali sono le lezioni apprese?
Piero Adamo: Se devo essere sincero, la decisione più difficile la dobbiamo prendere ora, ovvero rallentare la fase di ricerca e sviluppo che tanto amiamo, per ricollocare risorse ad azioni che generano flusso di cassa breve termine, perché senza sostenibilità non c’è futuro.
La lezione più importante è stata apprendere la necessità di fare slow down anche in azienda. Molte volte pensiamo di non averne bisogno o più superficialmente di non poterci permettere di rallentare. Ma in realtà fermarsi un attimo per guardare indietro, unire i
puntini e rimettere a fuoco l’orizzonte, è fondamentale per avere la certezza di intraprendere il giusto sentiero ad ogni bivio.
Come gestite lo stress e l’ansia in questa fase 3 dell’emergenza e come proiettate, voi stessi e Officina Kreativa nel futuro?
Piero Adamo: Lavoriamo come se tutto dovesse andare per il meglio. Mi auguro che sarà cosi perché è complicato rimanere in piedi dopo un secondo lockdown, ma nonostante tutto faccio parte di un super team, l’asset più importante in assoluto di ogni start-up e azienda. Quindi quello che dovrà essere sarà, noi continueremo a fare impresa e innovare, perché è la cosa che sappiamo fare meglio e non siamo disposti a fare altro.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Piero Adamo: Se facciamo un paragone con tutti gli altri settori, in italia i nostri competitor diretti sono veramente pochi. Il nostro punto di forza rispetto alla concorrenza è senza dubbio la capacità di problem solving: andiamo oltre i classici protocolli e ci mettiamo a disposizione per ogni particolare esigenza. Inoltre, non meno importante ci differenziamo per la questione economica: mantenendo un assetto molto leggero e vivendo nel sud Italia con un costo della vita molto più basso, riusciamo a garantire la massima qualità del lavoro a prezzi molto più accessibili rispetto ai grandi players del settore. Perché se un prodotto risolve un problema ma non è economicamente accessibile, non può essere utilizzato e l’innovazione non si verifica. Non vogliamo solo fare business, i soldi sono uno strumento per un fine più grande, che è impattare sulla società. Per quanto riguarda invece l’MVP in via di sviluppo del nostro primo spinoff aziendale, è un prodotto che nel mondo non esiste ancora.
La prima cosa che insegno in qualità di coach è che il prossimo Gates non farà un sistema operativo, perché quel cambiamento nella società è stato già effettuato. Bisogna trovare l’oceano blu e diventare il punto di riferimento in quel posizionamento. Fare la guerra non è un bene per nessuno, soprattutto quando non sei il leader e devi inseguire. Quindi in parole povere o fai qualcosa di diverso oppure lo fai 10 volte meglio degli altri, altrimenti lascia perdere.
Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Piero Adamo: Personalmente ho riscontrato come l’essere umano ha davvero tanto da imparare.
Link Utili:
Sito web: https://officinakreativa.it/

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