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Lisa Pizzol ci racconta cos’è GreenDecision: Aziende più “green” e sostenibilità
Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questa fase 3 dell’emergenza COVID-19?
Lisa Pizzol: Fortunatamente stiamo tutti bene. Stiamo riorganizzando la nostra routine famigliare e stiamo adottando lo smart working per i nostri soci, collaboratori e dipendenti.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce GreenDecision?
Lisa Pizzol: GreenDecision nasce come spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia grazie alle capacità imprenditoriali di un gruppo di giovani ricercatori che hanno deciso che era il momento di avvicinarsi al mercato e al mondo imprenditoriale.
L’azienda è costantemente impegnata a far conoscere i risultati della ricerca universitaria al settore privato. La mission di GreenDecision è infatti quella di mettere a disposizione la conoscenza e l’esperienza acquisita in oltre un decennio di ricerca accademica alle imprese private e ai consorzi di ricerca europei. Le principali attività della nostra azienda riguardano la promozione e l’implementazione di concetti e principi di sostenibilità come driver di innovazione. Lo facciamo attraverso lo sviluppo di metodologie a supporto dei processi decisionali e lo sviluppo di software che implementano tali metodologie, ovvero i sistemi di supporto alle decisioni.
Grazie a questi strumenti siamo in grado di integrare dati eterogenei (sperimentali o derivanti da modelli matematici) all’interno di un processo decisionale che consideri anche le esigenze, le prospettive e le priorità degli stakeholder. I campi di applicazione includono la valutazione degli impatti sull’ambiente e sulla salute umana. Infatti, siamo sempre stati estremamente vicini all’ambiente, sia personalmente che professionalmente, e siamo molto attenti a utilizzare le nostre competenze per individuare le soluzioni più sostenibili.
Come innova GreenDecision?
Lisa Pizzol: In linea con l’European Green Deal e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) 2030, ci rivolgiamo alle aziende che vogliono diventare più “green” e offriamo competenze, metodologie e strumenti per valutare l’impatto ambientale dei loro cicli produttivi e il potenziale di trasformazione verso modelli di business più innovativi e sostenibili. La sostenibilità è un tema di tendenza sebbene non sia semplice da attuare. Per questo motivo le aziende e le imprese si rivolgono a noi: per capire come migliorare la sostenibilità del loro business. Nel fare questo, l’analisi del ciclo di vita (LCA) è un’efficace metodologia in grado di analizzare il prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita permettendo di progettare ed immettere sul mercato prodotti sicuri e a basso impatto ambientale.
I nostri strumenti permettono di individuare specifici indicatori delle prestazioni ambientali e di integrare questi dati con gli aspetti economici e sociali per fornire valutazioni complete della sostenibilità del prodotto.
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito GreenDecision e come state affrontando questa crisi?
Lisa Pizzol: Anche prima della pandemia abbiamo sempre dato la possibilità ai nostri collaboratori di lavorare da casa.
Prima dell’epidemia, i nostri collaboratori e noi stessi viaggiavamo spesso in Europa per partecipare ad incontri nell’ambito dei progetti di Horizon2020. Ora la presenza fisica alle riunioni e alle conferenze o ai meeting di progetto non è più possibile, ma tutto lo staff di GreenDecision è costantemente impegnato in riunioni, conferenze ed eventi on line utilizzando le moderne tecnologie di comunicazione.
Oltre a questo, ci consideriamo fortunati perché la sostenibilità è rimasta una priorità nell’agenda europea e quindi la pandemia non ha avuto un forte impatto sul nostro settore.
Avete dovuto prendere decisioni difficili? E quali sono le lezioni apprese?
Lisa Pizzol: Per fortuna non siamo stati costretti a prendere decisioni difficili, ma ci siamo resi conto di quanto sia importante porre ulteriore attenzione al benessere della famiglia, ai buoni rapporti tra di noi e alla fiducia reciproca, considerando che ora è più difficile incontrarci fisicamente e che dobbiamo tenerci in contatto con mezzi diversi.
Come gestite lo stress e l’ansia in questa fase 3 dell’emergenza e come proiettate, voi stessi e GreenDecision nel futuro?
Lisa Pizzol: Siamo tutti consapevoli che il rischio non può essere pari a zero, ma stiamo gestendo abbastanza bene la nostra ansia. Abbiamo dato ulteriore libertà e flessibilità per la gestione del lavoro in tutti i suoi aspetti, principalmente per evitare viaggi inutili e ridurre al minimo il rischio di infezione. Per quanto riguarda il futuro dell’azienda siamo molto attivi anche nella sostenibilità applicata ai nanomateriali.
Siamo partner in molti progetti focalizzati sulla valutazione del rischio delle Key Enabling Technologies (KETs) come materiali avanzati, nano e biotecnologie utilizzate in diversi settori (chimica, elettronica, cosmetica, biocidi, prodotti di consumo, medicinali), e ci impegniamo a far progredire le conoscenze in questo settore proponendo prodotti concepiti in modo sicuro e sostenibile sin dalla fase della loro progettazione (Safe and Sustainable by design).
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Lisa Pizzol: Sinceramente non vediamo concorrenti. La nostra strategia di marketing è molto più mirata a trovare possibili collaborazioni e partnership, anche in considerazione della specificità dei servizi che forniamo e del settore di nicchia di cui facciamo parte.
Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Lisa Pizzol: È davvero un periodo difficile per la maggior parte delle persone nel mondo, con conseguenze socio-economiche molto gravi. Le istituzioni pubbliche e private e le aziende sono chiamate ad affrontare problematiche senza precedenti che richiedono soluzioni innovative e originali. Ci troviamo, infatti, di fronte a un’emergenza mondiale mai sperimentata prima, che richiede una strategia coordinata e completa in cui i principi della sostenibilità devono avere un ruolo centrale.