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Luca Pignatti, CEO e Arsene Hema, CTO ci parlano di Accodati : la nuova piattaforma per gestire le prenotazioni
Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questo periodo di emergenza COVID-19?
“Tutto bene grazie mille, fortunatamente lavorando in remoto da tempi ben precedenti al COVID-19 abbiamo speso gli ultimi mesi lontani dalle aree più calde”.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce questa idea imprenditoriale?
“Mi chiamo Luca Pignatti e sono un ingegnere con oltre dieci anni di esperienza in Italia, Danimarca, UK e Spagna in ambito tecnologico e di project management. L’idea nasce all’interno di Feedel Ventures, un cosiddetto ‘venture builder’, vale a dire una vera e propria fabbrica di nuove startup. Feedel è nata da un’idea mia e di due altri ex compagni di Università, e nasce con l’ambizione di far crescere non solo startup disruptive ma anche imprenditori di qualità. A differenza degli incubatori, noi agiamo ben prima nella filiera associando le idee più promettenti ai giovani più imprenditoriali e brillanti e assemblandoli in team di lavoro che diventano in breve tempo vere e proprie aziende sotto la nostra guida”.
Come innova la vostra azienda?
“Feedel Ventures (www.feedel.ventures) è una start-up basata in Puglia che nasce con l’idea di creare e far crescere solo idee ad alto valore di innovazione, quindi sebbene la parola “innovativo” sia ampiamente inflazionata e associata spesso ad attività o aziende che non hanno nulla a che fare con essa, noi ci riteniamo molto innovativi. A cominciare dal modello di lavoro: lavoriamo infatti al 100% in remoto ed esclusivamente sul raggiungimento di obiettivi, un modo di lavorare che in Italia fa ancora fatica a prendere piede. Infine innoviamo anche nell’ambito delle politiche di integrazione: abbiamo un team internazionale con staff diffuso in 4 continenti: ad esempio il nostro CTO Arsene Hema è un ragazzo del Burkina Faso che ha studiato in Italia e che, grazie al nostro progetto, ha messo in piedi un vero e proprio laboratorio di innovazione basato in Africa e con il quale siamo felici di collaborare anche per futuri progetti”.
In che modo la pandemia da COVID-19 colpisce la vostra attività e come state affrontando questa crisi?
“Abbiamo trasformato la crisi in opportunità: grazie alla quarantena il tempo ‘libero’ in casa è aumentato e il nostro team ha lavorato sodo per sviluppare diversi progetti. In particolare abbiamo creato www.Accodati.it : una soluzione fresca e intuitiva per i piccoli esercenti. Si tratta di una piattaforma per gestire le prenotazioni: da un lato supporta i titolari dei negozi in modo da evitargli assembramenti e difficoltà organizzative e di gestione dei flussi di clienti, dall’altro lato facilita la vita ai clienti aiutandoli a minimizzare i rischi COVID-19. La soluzione è dedicata a tutti gli imprenditori (ristoratori, baristi, barbieri/parrucchieri, estetisti, titolari di lidi o piscine, macellai, pescherie) che fino a oggi hanno gestito le agende dei propri negozi a mano o per telefono, ma che con Accodati possono ottenere un aiuto decisivo per gestire questi mesi”.
Avete dovuto fare delle scelte difficili in questa situazione di emergenza ? E quali sono le lezioni apprese?
“Ovviamente si. Per venire incontro anche al momento economico difficile di tanti piccoli imprenditori italiani, abbiamo deciso di offrire Accodati.it gratuitamente per i primi 30 giorni, al termine dei quali si può decidere senza lacci o complicazioni semplicemente di cessare l’iscrizione”.
Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo e come vi proiettate, voi stessi e la vostra azienda nel futuro?
“Come detto Feedel, e Accodati, nascono da visioni di lungo periodo, per cui le ansie a breve termine ci risultano maggiormente gestibili”.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
“Ci sono vari siti, a pagamento, che offrono soluzioni simili. I nostri punti di forza: siamo gratis (per un mese, poi costiamo solo 50€ l’anno) e la nostra piattaforma è molto semplice e intuitiva”.
Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
“Da quello che si capisce, nella primavera del 2021 il mondo dovrebbe poter tornare alla normalità, non manca poi tanto. Teniamo duro!”