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Marco Musumeci spiega cos’è G-move: La start-up che fornisce KPI sui flussi di persone
Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questa fase dell’emergenza COVID-19?
Marco Musumeci: Per fortuna all’interno del mio nucleo familiare nessuno è stato coinvolto dalla pandemia.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce questa idea imprenditoriale.
Marco Musumeci: G-move nasce dall’incontro spontaneo, quasi casuale dei fondatori. A seguito del conseguimento della laurea triennale in ingegneria meccanica, stavo cercando un coetaneo smanettone in elettronica che mi potesse aiutare ad evolvere il mio prototipo. Ho conosciuto così Marco Merlini, Gabriele Coletti e Marco Giunti, che si sono resi disponibile ad aiutarmi ma, in quei giorni, stava per scadere un bando che avrebbe premiato 3 startup fiorentine con un finanziamento a fondo perduto. E’ così che, nell’arco di pochi giorni, la mia tesi e la tesi di Merlini si sono unite in un progetto imprenditoriale candidato al bando Smart & Coop 2.
Il team ha quindi preso corpo ed, insieme, abbiamo passato le selezioni entrando nel percorso formativo. Durante i 6 mesi di sviluppo previsti dal bando si è unito Davide Nesi, che ha portato nel team l’elemento tecnologico chiave sul quale poi abbiamo basato la startup. Sei mesi dopo di allora, la premiazione ci ha visto sul secondo gradino del podio, ed abbiamo usato il premio in denaro per fondare ufficialmente la società G-move. In un anno di attività abbiamo vinto altri due bandi: uno promosso da Federmanager ed un altro da Open Italy (Elis). Grazie a quest’ultimo, G-move è stata proiettata sul mercato nazionale in un progetto di open-innovation con una corporate molto importante nel settore dei trasporti.
Come innova G-move?
Marco Musumeci: G-move utilizza sensori di monitoraggio dei flussi di persone che consentono di raccogliere una grande quantità di dati, in modo perfettamente trasparente e rispettoso della privacy. L’innovativo algoritmo è in fase di brevettazione ed è l’unico in Italia che consente una così profonda analisi, senza usare mai alcun dato personale.
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito G-move e come state affrontando questa crisi?
Marco Musumeci: Siamo stati duramente colpiti dalla pandemia, come moltissime altre aziende in tutto il mondo. Ma non ci siamo fermati a guardare e, dal primo giorno di quarantena, abbiamo cominciato a scrivere progetti per usare le nostre tecnologie al fine di gestire i flussi di persone e gli assembramenti, con lo scopo di agevolare una ripresa economica veloce e sicura. Dopo settimane di riunioni virtuali con amministrazioni pubbliche, università e associazioni di imprese, siamo riusciti a mettere in campo la nostra tecnologia in un progetto pilota che ha consentito di riprendere la celebrazione delle Messe in sicurezza. Il nostro progetto è arrivato ai tavoli del Governo, ed è stato utile per gestire la criticità della Fase 2 della pandemia in un contesto dimenticato da molti.
Come proiettate, voi stessi e G-move nel futuro?
Marco Musumeci: Durante questa crisi abbiamo imparato che l’Italia è un paese dove la tecnologia è forse ancora un po’ acerba, ma in grado di reagire velocemente e senza eccezioni d’età. Anche i più anziani si sono adattati alle nuove tecnologie ed il lavoro, anche con gli uffici chiusi, è andato avanti lo stesso. Abbiamo imparato che in Italia la rete di competenze funziona, ed è grazie a questa rete che siamo riusciti a portare avanti il nostro progetto.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Marco Musumeci: Abbiamo molti concorrenti in Italia ed in tutto il mondo. Ad oggi facciamo affidamento sulla nostra tecnologia rivoluzionaria, che risolve il problema della privacy in modo brillante, senza sacrificare la qualità di dati estratti da una folla e con sensori che costano una frazione di quelli solitamente usati. Tra i dati che siamo in grado di estrarre, ci sono:
- Tempo di permanenza delle persone nei vari punti dello spazio;
- Riconoscimento di persone che sono già state all’interno del luogo (e.g. tasso di ritorno);
- Percorsi e punti di maggiore interesse;
- Analisi delle code;
- etc.
Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Marco Musumeci: La pandemia ha scosso l’economia mondiale. Ho visto durante la quarantena una incredibile volontà d’animo ed intraprendenza all’interno del nostro sistema economico, che ha generato una quantità immensa di nuove opportunità. In pochi giorni il gap tecnologico che ci separava dagli stati leader europei si è dimezzato, ed i nostri imprenditori sono oggi finalmente in grado di comprendere i vantaggi dello smart working, della sicurezza informatica e dell’importanza delle infrastrutture di rete nelle aziende e nel mondo. Sono ottimista perché, storicamente, è in queste situazioni che il nostro paese ha sempre saputo reagire meglio.
Link Utili:
https://www.linkedin.com/company/g-move