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INNOVATORI VS COVID-19

8 domande al Dott. Matteo Arata, Fondatore & CEO di Piano Debiti

La mission di Piano Debiti è quella di rendere quanto più possibile accessibili a soggetti in stato di sovraindebitamento strumenti, assistenza e consulenza specializzati.

kokou adzo

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Piano Debiti
  1. Prima di tutto come state, lei e la sua famiglia in questo periodo di emergenza?

“Buongiorno, fortunatamente stiamo tutti bene grazie. Purtroppo Piacenza, la città in cui vivo e in cui ha sede la mia azienda, è stata una delle zone più colpite dal Virus. È stato un periodo difficile e complicato per la tutta la zona, ma fortunatamente il peggio è passato e la situazione ora è decisamente migliorata”.

  1. Ci parli di lei, della sua carriera, di come ha fondato questa impresa o di come si è unito al team?

“La mia esperienza lavorativa ha inizio nel mondo del credito bancario, per anni ho lavorato in questo settore, a cui sono seguiti alcuni anni in una società internazionale di consulenza, sempre nel settore bancario. Proprio grazie a questa esperienza, ho avuto modo di vedere come, negli altri paesi europei, la gestione dei piccoli debitori in difficoltà passasse attraverso normative specifiche, grazie alle quali operano aziende specializzate su quello che viene chiamato “sovraindebitamento”.

L’approvazione in Italia di una normativa proprio in tema di sovraindebitamento, mi ha quindi convinto a lanciare la prima azienda italiana specializzata in questo ambito: Piano Debiti ( https://pianodebiti.it/).

Ho impiegato i primi due anni di attività sullo sviluppo del progetto e delle competenze tecniche necessarie: in parallelo, abbiamo dato vita ad un team di persone molto motivate e competenti ed a una rete di consulenti presenti in tutta Italia.

Oggi posso dire con grande soddisfazione di aver messo insieme una squadra di grande livello.

Oltre agli aspetti tecnici (si tratta comunque di un’attività complessa) abbiamo puntato molto su una comunicazione che potesse avvicinare i potenziali clienti (spesso persone normali, con nessuna competenza legale). L’obiettivo che io e il mio team ci siamo posti è stato proprio quello di cercare di presentare questo argomento in modo chiaro e completo, in modo che tutte le informazioni potessero essere accessibili e di facile comprensione per tutti.

Nella nostra attività rivestono grande importanza anche gli studi legali esterni con cui collaboriamo continuativamente (scelti tra professionisti con competenze specifiche in ambito fallimentare), che danno al nostro lavoro un valore e una professionalità ancora maggiore”.

  1. Come innova la vostra azienda?

“Siamo una startup innovativa a vocazione sociale.

L’aspetto innovativo della nostra azienda, si basa su due cardini: una profonda innovazione organizzativa, e lo sviluppo di tool tecnologici in grado di modificare radicalmente il settore in cui operiamo.

Va premesso che questo tipo di ‘pratiche’ viene comunemente trattato dagli studi professionali con un’operatività molto tradizionale.

Il nostro primo passo è stato quello di “smontare” a pezzi questa operatività e ricomporla attraverso un approccio “lean” che ci permette di lavorare un grande numero di procedure con la netta diminuzione dei costi di lavorazione e una maggiore qualità della pratica, come conseguenza alla strutturazione di un processo ben presidiato e organizzato.

Per noi l’innovazione organizzativa è questa: abbassare il costo della pratica per renderla accessibile ad una più ampia platea che altrimenti non avrebbe potuto permettersi l’assistenza.

L’altro aspetto innovativo riguarda l’aspetto tecnologico.

Essendo il settore fallimentare sostanzialmente nuovo in Italia, manca ancora una piattaforma che permetta di gestire la procedura di sovraindebitamento. Per rimediare a questo abbiamo lavorato molto per integrare strumenti Customer Relationship Management (CRM) e Business Project Management con le necessarie competenze giuridiche su cui si basa questa norma. Il risultato è stata la creazione di una piattaforma  web based end to end, per la lavorazione delle procedure di sovraindebitamento, che ci permette di gestire la pratica integralmente a livello informatico.

L’obiettivo finale di questo approccio è semplice: abbassare il costo di lavorazione di queste pratiche (tradizionalmente elevato, soprattutto per persone in difficoltà economiche) senza perdere qualità e professionalità. In altri termini, aiutare quanto più persone ad accedere alle procedure di sovraindebitamento, per risolvere i loro problemi di indebitamento, rendendo più “democratico” l’accesso a questa opportunità.

Esiste anche una chiara “vocazione sociale” nel nostro lavoro, di cui andiamo fieri: innovare questo settore, e rendere più facile per le persone in difficoltà, uscire dall’incubo dei debiti. Questo non solo ha importanti impatti a livello delle persone interessate ma anche di tutto il tessuto sociale”.

  1. In che modo la pandemia Covid-19 ha colpito la vostra attività e come state affrontando questa crisi?

“Essendo la sede centrale di Piano Debiti a Piacenza, una delle zone più colpite dal Virus, il primo periodo non è stato facile. Il Lockdown voluto dal Governo infatti ha bloccato la nostra attività per qualche settimana. Per fortuna con il tempo la situazione a Piacenza è migliorata notevolmente e successivamente a queste settimane di blocco siamo riusciti a riprendere la nostra attività in maniera quasi del tutto normale.

Abbiamo adottato tutte le misure di prevenzione e dove possibile sfruttiamo tutt’ora la possibilità di telelavoro per garantire sia ai nostri clienti che ai nostri dipendenti una maggiore sicurezza.

Per ora l’approccio della clientela risulta essere ancora timido, molti sono ancora diffidenti e hanno ancora remore a causa dell’emergenza Covid-19. Proprio per agevolare i nostri clienti abbiamo deciso di offrire loro una prima consulenza in videochiamata o tramite chiamata telefonica, per permettere loro di non spostarsi dalla propria abitazione

Dall’altro lato però l’emergenza Covid-19 ha fatto aumentare l’interesse per le procedure di sovraindebitamento a causa del grande numero di piccole imprese, imprenditori e cittadini che si sono ritrovati nel periodo di lockdown a fare i conti con gravi problemi di debiti”.

  1. Avete dovuto fare delle scelte difficili in questa situazione di emergenza? E quali sono le lezioni apprese?

“Ci siamo attenuti alle disposizioni della nostra regione, soprattutto perché, come le dicevo in precedenza la nostra azienda si è trovata a lavorare in uno dei centri del “ciclone”. La città di Piacenza, dove ha sede Piano Debiti infatti è stata sottoposta a prescrizioni particolari dettate dall’elevato numero di contagi che si sono verificati nel primo periodo di emergenza.

Fortunatamente la nostra azienda non ha sofferto in maniera incisiva del periodo di sospensione attività. Nei mesi precedenti al Lockdown abbiamo avuto un periodo di grande espansione che ci ha permesso di ampliare l’organico e di fare nuovi investimenti. Proprio per questo lavoro precedente possiamo dire di non aver dovuto compiere scelte difficili in questa situazione di emergenza e di essere usciti relativamente illesi dal periodo di sospensione attività.

Nella nostra routine quotidiana ci interfacciamo sempre con situazioni di crisi, normalmente quindi la crisi non ci spaventa! L’emergenza sanitaria Covid-19 ha sicuramente messo in dubbio tutte le nostre certezze e quelle dell’intera popolazione, ma siamo usciti da questo periodo con una nuova consapevolezza e nuova responsabilità nel nostro lavoro. La lezione che tutto il nostro team ha dovuto apprendere è stata la capacità di adattarsi in poco tempo a nuovi ritmi, nuove esigenze, nuove norme di comportamento e di lavoro”.

  1. Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo e come vi proiettate, voi stessi e la vostra azienda nel futuro?

“A livello lavorativo l’impatto della crisi del Covid-19 – quantomeno per noi- è stato lieve, abbiamo da subito adottato tutte le norme e procedure per garantire maggiore tranquillità e sicurezza a tutti i nostri clienti e dipendenti. Abbiamo comunque cercato di venire incontro alle esigenze di tutti i nostri dipendenti utilizzando, dove possibile le modalità di smart working. Abbiamo tutti passato momenti difficili di ansia e di stress, ma speriamo vivamente che il peggio sia passato e che questo nuova situazione ci permetta di migliorare sempre di più il nostro lavoro e di aiutare sempre più persone che si trovano a vivere una grave crisi a causa dei debiti.

Nel futuro vorremmo vedere finalmente realizzato il nostro obiettivo principale: quello di estendere la conoscenza della legge sul sovraindebitamento per potrà permettere ad un più alto numero di persone di conoscere le procedure per potersi finalmente liberare dal peso dei debiti che non si è più nelle condizioni di poter ripagare”.

  1. Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?

“Il nostro competitor principale è il mondo degli studi professionali in “senso lato”, in particolare studi di avvocati e commercialisti: nell’ultimo periodo sono sorti alcuni “marchi commerciali” ma quasi tutti riferibili a studi professionali.

La nostra diversità sta proprio nell’approccio particolarmente attento al cliente, nella specializzazione e nella capacità di lavorare le pratiche con tempi e costi difficilmente raggiungibili per operatori organizzati in maniera più tradizionale.

Tra i punti di attenzione alle esigenze del cliente, vi è anche un sito web, di facile accesso e ricco di informazioni sia sulla prevenzione del sovraindebitamento, che consigli su come gestire le problematiche che incontrano ricorrentemente i nostri clienti.

L’obiettivo è quello di offrire notizie ed informazioni chiare, complete e trasparente che possano dare un valore ai clienti e a tutti coloro che stanno cercando informazioni sul tema specifico”.

  1. Le sue considerazioni finali su questa emergenza?

“L’emergenza Covid-19 è stato un grande shock per tutti a livello umano ed economico. Oggi che il peggio sembra essere passato siamo tutti chiamati ad un più alto livello di consapevolezza ed attenzione verso noi stessi e verso gli altri.

In questo periodo il ruolo del Legislatore è stato fondamentale per cercare di contenere la crisi e dare supporto a tutte quelle persone che si sono ritrovate a vivere o stanno vivendo in questo momento, una grave crisi economica. Secondo il nostro punto di vista se questa crisi verrà gestita in maniera adeguata e se tutti noi ci impegneremo a seguire le disposizioni potremo avere un risvolto positivo e vedersi realizzata la possibilità di uscirne più forti di prima”.

 

Kokou Adzo is the editor and author of Startup.info. He is passionate about business and tech, and brings you the latest Startup news and information. He graduated from university of Siena (Italy) and Rennes (France) in Communications and Political Science with a Master's Degree. He manages the editorial operations at Startup.info.

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