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Tate, la startup che ti aiuta a risparmiare tempo e denaro sulle tue bollette
Intervista a Micael Saillen, CEO di Tate.
Come state, lei e la sua famiglia ?
Micael Saillen : Tutto bene grazie, fortunatamente per ora non siamo stati toccati dalla pandemia quindi non posso che ritenermi fortunato. Sicuramente ci ha dato modo di apprezzare molto di più e dare meno per scontato il tempo che riusciamo a passare insieme. Dita incrociate per il 2021!
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce TATE?
Micael Saillen : Prima di entrare come co-fondatore in Tate lavoravo a Londra come economista per l’Autorità pubblica che regola i mercati di energia e gas e seguivo attivamente la scena italiana di startup basata nella City. Ho conosciuto gli altri fondatori di Tate grazie a Nana Bianca, uno startup studio basato a Firenze e un’eccellenza dell’innovazione italiana.
Il progetto nasce dalla nostra esperienza negativa come clienti luce e gas dei fornitori tradizionali. Alla fine quello che vogliamo tutti è un servizio funzionante e al giusto prezzo, ma quello che il mercato offriva era ridotto a contratti e prezzi molto opachi, assistenza cliente molto poco disponibile e servizi digitali, nel migliore dei casi, mediocri. Per questo abbiamo deciso di provarci noi: creare il nostro fornitore luce e gas ideale, partendo dalla tecnologia come soluzione ai grandi mali di questo mercato. Questo ci ha portato finalmente a fine 2018 a lanciare Tate sul mercato.
Come innova TATE?
Micael Saillen : Tate si posiziona è prima di tutto una tech company e start-up innovativa, poi un fornitore luce e gas. La nostra missione è posizionarci come consulenti dei nostri clienti e aiutarli a risparmiare più tempo e denaro possibili fornendogli luce e gas con un servizio esclusivamente digitale.
Abbiamo studiato il mercato e creato per primi, in Italia, un applicazione – disponibile su Apple Store e Android – che permette all’utente una gestione digitale delle proprie utenze e offre un servizio a 360°: dall’elaborazione di un preventivo online in pochi secondi alla firma del contratto di fornitura, sino ad arrivare alla gestione dei pagamenti, al monitoraggio dei consumi e all’assistenza clienti; risparmiando da bollette incomprensibili, interminabili attese con i call center, pratiche smarrite e alti costi di chiusura contratto. Il modello più semplice ed etico che ci è venuto mente è il seguente: Tate offre ai propri utenti l’energia al prezzo di mercato, senza alcun sovrapprezzo; questo significa che Tate non guadagna sul consumo dei propri membri ma su una piccola quota mensile fissa, necessaria per coprire i propri costi operativi, il tutto senza costi di attivazione né di recesso, nessuna durata minima contrattuale e nessun deposito cauzionale.
Le nostre tariffe sono anche estremamente competitive e semplici: invece di confondere i clienti con 1000 tariffe e false promozioni a scadenza, noi ne proponiamo solo due e scriviamo nero su bianco quanto ci guadagniamo. Con Tate una famiglia media può risparmiare in un anno circa 120€ per la propria fornitura d’energia e 217€ per quella gas.
Offriamo, inoltre, ai nostri membri solo energia 100% verde, senza che debba essere il cliente a chiederlo e senza sovraccosti.
Abbiamo, inoltre, lanciato da qualche giorno il servizio dedicato al mercato B2B per supportare liberi professionisti, ditte individuali e artigiani nella gestione delle proprie utenze: i professionisti e le imprese – con potenza di contatore impegnata fino a 15 kW e alimentato in bassa tensione – avranno la possibilità di accedere all’offerta “energia elettrica” di Tate in modalità “cambio fornitore”, ossia con un’utenza luce già attiva e potranno scegliere tra la tariffa a prezzo variabile trioraria e una a prezzo fisso monoraria. Fare impresa è già abbastanza complesso, noi vogliamo supportare utenti e micro imprese in una delle incombenze domestiche quotidiane come quella della gestione dell’energia, attraverso un servizio 100% digitale, green ed efficiente.
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito TATE e come state affrontando questa crisi?
Micael Saillen : L’impatto della pandemia sul business è stato duplice: se, da un lato, il lockdown ha aumentato il livello di incertezza relativo alle prospettive economiche dei nostri clienti, dall’altro, è stato un vero e proprio acceleratore dell’intero processo di digitalizzazione. Grazie al nostro team di sviluppatori interni abbiamo, infatti, deciso di investire ancora di più in tecnologia per implementare soluzioni che permettessero di rendere ancora più semplice la gestione delle proprie utenze.
Avete dovuto prendere decisioni difficili? E quali sono le lezioni apprese?
Micael Saillen : Durante la pandemia abbiamo anche deciso di far fronte alle richieste di alcuni dei nostri clienti che avevano difficoltà a saldare i costi delle utenze nell’immediato e consentito di far slittare le scadenze senza more o conseguenze legate ai ritardi. Questo, se da un lato ci ha esposto inizialmente a dei rischi, dall’altro ci ha consentito di far sentire in modo concreto la nostra vicinanza ai clienti e – grazie al forte legame di fiducia con la maggior parte di questi – a distanza di pochi mesi siamo rientrati quasi totalmente dei costi arretrati. La lezione più importante che abbiamo imparato è che se si fornisce un servizio con serietà e flessibilità, si viene ripagati con tantissima fiducia e apprezzamento da parte della gente.
Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo di emergenza sanitaria e come vi proiettate, voi stessi e TATE nel futuro?
Micael Saillen : Appena ne abbiamo avuto modo abbiamo deciso di tornare a lavorare, in parte, in ufficio. Sembra contro intuitivo perché si potrebbe pensare che le aziende digitali sono le prime a poter mantenere un’alta produttività anche lavorando da remoto. Quello che abbiamo imparato in questo periodo è invece l’importanza di lavorare faccia a faccia almeno alcune ore alla settimana. Questo ci aiuta, non solo a lavorare meglio, ma anche a gestire in modo ottimale lo stress legato alla situazione attuale, che ha avuto un impatto veramente pesante sulla socialità di tutti.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Micael Saillen : Virtualmente competiamo con tutti i fornitori sul mercato italiano dell’energia. Allo stesso tempo è un settore ancora è molto conservatore e, solo di recente, alcuni dei grandi player hanno iniziato a esplorare soluzioni un po’ più innovative, affacciandosi al mondo digitale.
Il vostro sito Web ?
Micael Saillen : www.tate.it
Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Micael Saillen : Credo che un importante esercizio mentale sia sempre di cercare il lato positivo in tutte le esperienze che facciamo. Riguardo la situazione attuale vedo molto positivamente la spinta del periodo di lockdown verso l’utilizzo dei servizi digitali. Viviamo in un paese dove il gap digitale è ancora tremendamente forte rispetto ad altri paesi europei, basti pensare alla lenta digitalizzazione dell’amministrazione pubblica o allo scarso ricorso ai pagamenti digitali. Quando torneremo alla normalità spero che questa spinta non perda slancio e che sia solo l’inizio di una trasformazione più profonda delle abitudini di consumo degli italiani.
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