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Intervista a Michele Compare di Aramis: Società di ricerca e sviluppo per l’analisi dei sistemi industriali

Come state, lei e la sua famiglia?
Michele Compare: Io e la mia famiglia per fortuna stiamo bene, grazie.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce questa idea imprenditoriale.
Michele Compare: Dopo la laurea in ingegneria meccanica alla Federico II di Napoli ed un’esperienza come ricercatore nel settore aerospaziale, ho conseguito un dottorato di ricerca in ingegneria nucleare presso il Politecnico di Milano. La mia attività ricerca, su cui ho continuato a lavorare come assegnista anche dopo il dottorato, si è concentrata sullo sviluppo di metodi computazionali per l’affidabilità, la manutenzione ed il rischio di sistemi complessi. Poi, insieme ai professori del laboratorio del Dipartimento di Energia in cui ho svolto il dottorato, abbiamo deciso di dare vita ad Aramis, con l’obiettivo di trasferire i prodotti della ricerca accademica all’industria. Aramis, infatti, acronimo di Advanced Reliability Availability & Maintenance for Industries and Services, è una società di ricerca e sviluppo di metodi, tecniche, algoritmi e modelli per l’analisi delle prestazioni di sistemi e componenti industriali in termini di sicurezza, affidabilità, manutenzione.
Come innova Aramis?
Michele Compare: Aramis beneficia della profonda conoscenza ingegneristica e della visione sistemica acquisita in diversi anni di ricerca scientifica. L’innovazione segue tre canali principali:
1. Lo sviluppo, con e per in nostri Clienti (tipicamente player importanti in ambito sia nazionale che internazionale), di algoritmi e soluzioni innovative, non disponibili sul mercato. Ciò può essere dovuto o al fatto che le soluzioni disponibili non sono sufficientemente personalizzate sulle specifiche esigenze del Cliente o al fatto che la problematica di interesse non ancora è stata affrontata a livello industriale;
2. La partecipazione a progetti di ricerca. Abbiamo applicato con successo a diversi bandi sia regionali che europei;
3. La collaborazione con il mondo universitario, ed in particolare con il Politecnico di Milano, con cui abbiamo stipulato un contratto aperto.
Grazie a questi canali, la conoscenza e l’approccio acquisiti dai ricercatori Aramis nel corso della loro carriera forniscono loro competenze professionali eccezionali e uniche, che consentono di affrontare problemi industriali insoliti e sviluppare soluzioni specifiche sfruttando tecniche analitiche innovative.
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito Aramis e come state affrontando questa crisi?
Michele Compare: La pandemia non ha rallentato la nostra attività. Anzi, il ricorso massivo allo smart-working scaturito dal lockdown ha consentito a molti nostri Clienti di dedicare più tempo alla valutazione di alcune nostre proposte di innovazione, accelerandone così il percorso di definizione tecnica e commerciale. L’organizzazione interna del lavoro, invece, ha subito una trasformazione significativa: abbiamo fatto largo uso di molte delle piattaforme che permettono di effettuare riunioni e condividere informazioni e documenti anche da remoto.
Avete dovuto prendere decisioni difficili? E quali sono le lezioni apprese?
Michele Compare: Per fortuna no. Direi che questo ultimo anno potrebbe essere visto come un vero e proprio anno fondato sulla resilienza, oggetto dei nostri studi e diventato ormai anche motto per la nostra vita quotidiana. La situazione che si è creata ci ha consentito di dare ancora più valore al capitale umano: la difficoltà ad incontrarsi di persona ha reso evidente l’importanza ed il valore delle relazioni personali all’interno di un team, assolutamente necessarie per progredire professionalmente ed umanamente.
Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo di emergenza sanitaria e come proiettate, voi stessi e Aramis nel futuro?
Michele Compare: Dal punto di vista lavorativo, l’ansia è legata soprattutto all’incertezza sullo scenario economico futuro. Siamo consapevoli che se ad aspettarci ci fosse una crisi economica grave, molte aziende nostre Clienti sarebbero costrette a tagliare i budget per l’innovazione, con ricadute pesanti sulle nostre attività. Per far fronte a questa possibile difficoltà, stiamo cercando di ampliare sia il nostro portafoglio Clienti, soprattutto all’estero, che la nostra offerta di ambiti di consulenza e innovazione.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Michele Compare: Ad oggi Aramis non ha molti competitors, soprattutto perché i servizi che offriamo sono abbastanza di nicchia. Diciamo che quando un progetto non è stato assegnato a noi, è stato assegnato ad istituti di ricerca ed università pubbliche. Questa scelta è stata determinata dalla conseguente possibilità di accesso a benefici fiscali.
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Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Michele Compare: Chiudo con una speranza, quella che si capisca che il modo migliore per omaggiare i sacrifici di tutti per questa emergenza, è quello di rimboccarsi le maniche e aiutarsi l’un l’altro.

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