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Nadia Lambiase ci parla di Mercato Circolare: “Tutto è connesso”, il pensiero base dell’economia circolare
Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questa fase dell’emergenza COVID-19?
Nadia Lambiase: Per ora tutto bene, grazie. Le scuole materne ed elementari ancora aperte sono di grande aiuto.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce questa idea imprenditoriale.
Nadia Lambiase: Fin da piccola mi sono considerata parte integrante della natura. Solo da grande ho imparato a dare un nome a questo modo di vedere e percepire le cose: pensiero sistemico. E ho fatto mie le parole della studiosa Donella Meadows, una della autrici del libro “The limit of growth” (1972) e paladina del pensiero sistemico: “Ammettiamolo, l’universo è incasinato. E non lineare, turbolento e caotico. È dinamico. Si auto-organizza e si evolve. Crea diversità e non uniformità. Questo è ciò che rende il modo interessante, bellissimo e che lo fa funzionare.” Anche Papa Francesco nell’Enciclica Laudato, sottolinea questo aspetto di connessione e bellezza, con il concetto di ecologia integrale. E così, dopo dieci anni di lavoro con e per Banca Etica, ho deciso di lasciare il lavoro a posto fisso, per quanto bello e all’interno di un ambiente stimolante, per dare vita a un progetto che da sempre portavo nel cuore ma a cui solo con il tempo ho saputo dare forma, volto, sostanza. Insieme ad altre compagne e compagni visionari abbiamo dato vita, nel 2018, a Mercato Circolare, una startup innovativa a vocazione sociale.
Come innova Mercato Circolare?
Nadia Lambiase: Mercato Circolare nasce per rendere “applicabile” il paradigma dell’economia circolare sia in termini di conoscenza, di ricerca che di pratica industriale In che modo? Ibridando insieme l’innovazione tecnologica (abbiamo sviluppato la prima app che mette in connessione utenti e realtà dell’economia circolare) e l’innovazione sociale e culturale (sperimentazione di format inediti di divulgazione che uniscono teatro, tecnologia e design). L’insieme e l’incrocio di queste due direttrici ci consente di diventare una piattaforma abilitante che crea connessioni tra cittadini, aziende, associazioni e istituzioni all’interno del paradigma dell’economia circolare, offrendo formazione e consulenza specialistica.
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito Mercato Circolare e come state affrontando questa crisi?
Nadia Lambiase: Le diverse attività formative che avevamo in programma per il 2020 sono state o cancellate o trasformate in eventi/ formazioni a distanza. Per noi questo periodo è stato quindi comunque uno stimolo per riorganizzare la nostra proposta formativa in chiave puramente digitale, provando a mantenere comunque una dimensione interattiva e inserendo sempre delle incursioni teatrali, poetiche o grafiche.
Avete dovuto prendere decisioni difficili ? E quali sono le lezioni apprese?
Nadia Lambiase: No.
Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo di emergenza sanitaria e come proiettate, voi stessi e Mercato Circolare nel futuro?
Nadia Lambiase: Ci sentiamo parte del tutto, e quindi parte del problema ma anche parte della soluzione! Risulta necessario affermare e rendere operativo un nuovo paradigma economico, sociale e ambientale che rispetti i diritti fondamentali di tutti gli esseri viventi, e rispetti i limiti fisici del nostro stupendo pianeta, l’unico, fino ad ora, sul quale si sia sviluppata la vita. E quindi offriamo cultura e un diverso punto di vista sulle cose. A questo proposito suggeriamo due letture competenti e ispirate: “L’economia della ciambella” di Kate Raworth e “La nazione delle piante” di Stefano Mancuso.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Nadia Lambiase: Diversi sono soggetti che in maniera verticale si offrono come consulenti alle aziende nel comparto dell’economia circolare. Ma ad oggi sul panorama italiano non esiste un soggetto in grado di porsi come mediatore efficace, competente e accessibile a tutti i soggetti dell’ecosistema dell’economia circolare. La nostra forza sta nel database della app in continuo aggiornamento sulle diverse realtà che operano secondo i principi dell’economia circolare in Italia, e dalla capacità con cui riusciamo a rendere accessibili contenuti ritenuti di esclusivo dominio per gli addetti ai lavori.
Link utili:
https://www.mercatocircolare.it/
Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Nadia Lambiase: Purtroppo questa emergenza sanitaria è l’ennesimo segnale che ci arriva rispetto a un sistema economico che non funziona, ed è un segnale che illumina fin troppo bene la stretta connessione che corre tra la salute umana, l’ambiente e l’economia. E non bisogna dimenticare come questa emergenza si colleghi all’altra emergenza in corso, quella climatica.