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Nicolas Moalli ci parla di SaveBiking: La start-up che dà valore alle tue pedalate
Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questa fase dell’emergenza COVID-19?
Nicolas Moalli: Al momento, stiamo bene! Osserviamo le direttive e cerchiamo, per quanto possibile, di evitare situazioni a rischio.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce questa idea imprenditoriale.
Nicolas Moalli: Mi chiamo Nicolas Moalli, sono di Varese e ho 25 anni. Il mio percorso all’interno di SaveBiking nasce grazie ad un contatto Linkedin, poi approfondito da diversi meeting con Pietro il CEO. Il contatto è nato perché ormai un anno fa, la startup che avevo fondato assieme ad alcuni amici rischiava di chiudere. Grazie ad una progettualità simile e l’intento comune di valorizzare al meglio la mobilità ciclistica urbana sono entrato a far parte del team di SaveBiking. SaveBiking nasce appunto da questa esigenza, valorizzare al meglio, attraverso incentivi valoriali ed economici, la mobilità sostenibile; il tutto avviene grazie ad uno strumento di marketing coinvolgente che risulti vincente in circuito virtuoso tra utenti, attività commerciali, grandi corporate e pubbliche amministrazioni.
Come innova SaveBiking?
Nicolas Moalli: L’innovazione che porta SaveBiking si basa sull’engaging marketing, valorizzando sempre l’attività sostenibile: oggi attraverso la bicicletta ed in futuro sull’intero settore della mobilità. L’App ci permette di tracciare percorsi e premiare gli utenti con degli sconti all’interno del network di aziende partner, creando nuovi canali di vendita e valorizzando l’attività sostenibile degli utenti. Per le funzioni di tracking utilizziamo lo smartphone as a sensor ma in futuro ci affideremo a strumenti IoT per acquisire dati più precisi, elaborarli con sistemi di intelligenza artificiale e una gestione attraverso blockchain.
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito SaveBiking e come state affrontando questa crisi?
Nicolas Moalli: La nostra attività è stata colpita positivamente dalla pandemia, poiché i mezzi di trasporto collettivi non rispondono più in maniera efficace alle esigenze di un trasporto urbano sostenibile e che mantenga il social distancing. In molte città, italiane e non, abbiamo visto crescere piste ciclabili, bike lane e ciclabili pop-up, il tutto in aggiunta al bonus mobilità che ha spinto molte persone all’acquisto di una bicicletta.
Avete dovuto prendere decisioni difficili ? E quali sono le lezioni apprese?
Nicolas Moalli: Mi soffermerei maggiormente sulle lezioni. La pandemia, per me, è stato un segnale molto importante di come una sostenibilità economica del progetto sia fondamentale ad ogni stadio del percorso di una startup. Fortunatamente, lavorando a stretto contatto con Pietro ho la possibilità di imparare molto da lui e da come analiticamente prende ogni decisione per il bene di SaveBiking.
Come proiettate, voi stessi e SaveBiking nel futuro?
Nicolas Moalli: La proiezione per SaveBiking è quella di una trasformazione in SaveMoving ed una gestione olistica dei sistemi di mobilità. La strada è lunga e piena di criticità che però affronteremo con entusiasmo.