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Intervista a Ottavio Crivaro di Math&Sport : “Il gioco non si ferma qui!”
Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questa fase dell’emergenza COVID-19?
Ottavio Crivaro : Per fortuna bene, sia fisicamente che psicologicamente.
Non è facile ma speriamo di uscirne presto e più forti. Tutti.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce Math&Sport?
Ottavio Crivaro : Non so se sono l’archetipo dello startupper, di certo mi sento un imprenditore.
Sono ingegnere di formazione, ingegnere delle telecomunicazioni.
Laurea a Pisa negli anni in cui il mobile era la data science di oggi.
Appena laureatomi avevo diverse possibilità e proposte, scelsi Milano e una “scuola” come Italtel in cui iniziai a lavorare nel team di R&D.
Poi negli anni ebbi modo di lavorare anche in altri settori, ma sempre occupandomi di innovazione.
E sempre col pallino di coniugare la ricerca fatta in università con la capacità delle aziende di trasformarla in innovazione.
E così nel 2010, insieme a 3 docenti del Politecnico di Milano (Alfio Quarteroni, Piercesare Secchi e Luca Formaggia, ancora oggi miei soci) decisi di fondare Moxoff. Spinoff del Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano.
E da Moxoff, nel 2017, decidemmo di far nascere Math&Sport: una realtà che potesse distinguersi nel settore dello sport di alto livello per la sua capacità di generare valore dai dati, dai big data oggi disponibili (anche) in ambito sportivo.
L’idea non è sorta d’improvviso, ma è stata la naturale evoluzione del lavoro che negli anni precedenti avevamo iniziato a fare in Moxoff.
Nel 2014 eravamo al fianco della nazionale italiana di pallavolo maschile (col suo allenatore visionario, Mauro Berruto), poi dal 2015 ci siamo occupati anche di tennis, golf e atletica, grazie alla collaborazione con l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI.
Dopo un anno dalla nascita di Math&Sport abbiamo vinto un concorso estremamente importante: il primo bando “Action for 5G” lanciato da Vodafone.
Il progetto presentato riguardava la realizzazione di un sistema di analisi avanzata in real-time per il calcio, utilizzando dei dati di tracking già disponibili negli stadi e mettendo a disposizione dei tifosi applicazioni con realtà aumentata da usare negli stadi.
Come innova Math&Sport?
Ottavio Crivaro : Innanzitutto raccogliendo sempre, attentamente, i bisogni di chi sta in campo.
L’evoluzione dei nostri prodotti deve partire dal bisogno dell’utilizzatore, da chi poi gioca o sta in panchina.
Dopodiché noi dobbiamo essere capaci di sfruttare le nostre competenze ed i risultati più recenti della ricerca in ambito modellistico o della data science, per mettere a disposizione degli utenti strumenti davvero nuovi quanto utili.
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito Math&Sport e come state affrontando questa crisi?
Ottavio Crivaro : E’ stato uno shock!
Naturalmente a livello umano, come per tutti immagino.
Ma per noi lo è stato anche a livello professionale. Ed industriale.
A novembre 2019 mentre ancora stavamo completando lo sviluppo del nostro progetto più importante (il “Football Virtual Coach”, realizzato grazie alla collaborazione con Vodafone nell’ambito del programma Action for 5G) facemmo un accordo con la Lega di Serie A, per fornire lo strumento a tutti i club italiani! e insieme alla stessa Lega presentammo a Barcellona in anteprima mondiale il nostro prodotto: il primo prodotto basato su AI in grado di fornire indicazioni tecnico-tattiche in real-time!
Nella primavera del 2020 lo strumento sarebbe dovuto arrivare su tutte le panchine di serie A. Invece è arrivata la pandemia, il lockdown, lo stop dello sport a livello mondiale!
Altro esempio, lavoravamo da 2 anni insieme a Davide Mazzanti (Allenatore della squadra italiana di pallavolo femminile) per prepararci alle Olimpiadi.
Eravamo al suo fianco durante le qualificazioni del 2019, avendo messo a sua disposizione strumenti per misurare l’impatto di ogni giocatrice sul gioco.
In tempo reale. E stavamo correndo per trasformare tutto in un sistema previsionale che avrebbe potuto aiutare ancora di più Davide durante i giochi di Tokyo.
Anche tutto questo è stato messo in stand-by!
Stiamo cercando di non farci sconfiggere. Ma è dura.
Perché al di la degli aspetti tecnici (il Football Virtual Coach sta arrivando sulle panchine di serie A con qualche mese di ritardo…
Davide speriamo avrà il suo nuovo “assistente virtuale” la prossima estate a Tokyo), c’è l’aspetto economico e finanziario a minacciare una start-up come la nostra.
Una start-up che ha fatto enormi investimenti fino a fine 2019 e che si era strutturata per il 2020 per scaricare a terra tutto il suo potenziale.
Solo che nel frattempo il suo mercato di riferimento (il mondo dello sport) si è fermato! e con esso tutte le possibilità di incrementare il nostro giro d’affari.
Avete dovuto prendere decisioni difficili ? E quali sono le lezioni apprese?
Ottavio Crivaro : Purtroppo si. Taglio di alcune attività. E cassa integrazione.
Lo abbiamo fatto per cercare di preservare un interesse generale superiore, la possibilità per la società di rimandare solo di un anno lo sviluppo che certamente merita e può fare.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Ottavio Crivaro : Purtroppo la partita che giochiamo è con “competitor” di diversa natura e dimensione.
Si tratta di player internazionali.
Per il momento abbiamo ancora un vantaggio competitivo, legato al fatto che abbiamo pensato prima di loro ad alcune soluzioni e le abbiamo realizzate in modo “agile” insieme agli utilizzatori stessi (allenatori, persone di campo).
La speranza però è che questi grandi player non sfruttino questo momento di stand-by per accorciare la distanza…
Il vostro sito Web ?
Ottavio Crivaro : www.mathandsport.com
Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Ottavio Crivaro : Poca considerazione dalle istituzioni per i problemi specifici delle start-up.
Anche i finanziamenti a cui si può accedere (dpcm liquidità) in realtà diventano indebitamento che per una start-up in fase di fundraising vuol dire una pesantissima zavorra!
Non abbiamo mai chiesto aiuto (ne come Moxoff ne come Math&Sport), abbiamo sempre cercato di farcela da soli.
In questo momento imprevedibile e di crollo dell’economia, per di più con un impatto devastante su alcuni specifici settori (turismo, sport, intrattenimento…), ci saremmo aspettati un supporto maggiore.
Ma il gioco non si ferma qui!
Noi non ci siamo fermati e siamo sicuri che la pandemia abbia solo ritardato il raggiungimento dei nostri traguardi.
Nelle prossime settimane il nostro Football Virtual Coach sarà sulle panchine di tutte le squadre di Serie A e insieme ai miei colleghi siamo pronti a metter nelle mani di allenatori e staff tecnici anche dei nuovi strumenti su cui abbiamo lavorato nei mesi del lockdown.
La mission di Math&Sport non è cambiata. La fiducia nel nostro lavoro non è cambiata.