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Prestito Inps : regolamento e consigli

Il prestito Inps è una prestazione erogata dall’Istituto Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ( o da istituti di credito in convenzione) ed è riservata ai lavoratori e pensionati scritti a una delle gestioni Inps. L’Istituto concede sostanzialmente due tipologie di prestito: piccoli prestiti (con tempi di restituzione che variano da 1 a 4 anni) e prestiti pluriennali (che può essere restituito in un periodo dai 5 ai 10 anni). In questo articolo, scoprirai come funzionano e ti daremo qualche consiglio su come ottenere il prestito Inps.
Cos’è il prestito INPS
Si tratta di una forma di finanziamento, pensata per i dipendenti della pubblica amministrazione e pensionati, che fa capo al sistema della previdenza sociale INPS. Questi prestiti hanno dei tassi d’interesse convenienti, rate fisse e gestibili, un processo di richiesta agevolato. Inoltre esistono diverse soluzioni per ogni esigenza.
Piccolo prestito INPS
Fanno parte dei piccoli prestiti INPS:
- Il piccolo prestito Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie, per dipendenti pubblici e pensionati generici iscritti all’INPS;
- I piccolo prestito Gestione Fondo Credito Poste Italiane, per dipendenti del Gruppo Poste Italiane SpA (ex IPOST);
- Il piccolo prestito Gestione Gestione Assistenza Magistrale, per insegnanti, direttori e personale scolastico.
Richiedere un piccolo prestito INPS è un’operazione semplice e ha tempi di erogazione rapidi.
Prestito pluriennale INPS
I prestiti pluriennali INPS si possono richiedere se si possiedono i requisiti riportati nel regolamento dell’istituto previdenziale:
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- Iscrizione alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
- Un contratto a tempo indeterminato (o tempo determinato di almeno tre anni);
- Quattro anni di anzianità di servizio;
- Quattro anni di contributi versati.
Esistono, inoltre, delle precise motivazioni per richiedere un prestito pluriennale INPS, come ad esempio:
-
- rapina;
- furto;
- incendio;
- calamità naturali;
- malattia (personale o di famigliari);
- cure odontoiatriche;
- trasloco.
Prestiti INPS a pensionati
I pensionati possono attivare i prestiti a loro dedicati facendone richiesta entro il compimento del settantacinquesimo anno di età e solo in alcuni casi, entro l’ottantesimo anno di età.
Come per i prestiti INPDAP, chi percepisce la pensione può richiedere un finanziamento direttamente presso le casse pensionistiche o nelle agenzie di mediazione creditizia regolarmente iscritte e riconosciute dalla Banca d’Italia.
L’ente erogante del prestito per pensionati, sia nel caso di agenzie di mediazione creditizia, sia nel caso di cassa previdenziale, valuterà la richiesta dell’interessato, secondo varie condizioni di finanziabilità quali:
- l’età del richiedente;
- il cedolino della pensione;
- il modello Obis M;
- il modello cud riferito ai redditi dell’anno precedente alla richiesta;
- l’importo minimo della pensione, che deve essere superiore a 500 euro.
Oltre a tutti questi documenti, l’istituto invierà un questionario da fare compilare direttamente dal medico del pensionato richiedente, dove si attesta la buona salute ed il rischio vita del pensionato.
Una volta valutate le carte, l’agenzia si esprimerà sulla possibilità di attivare il prestito richiesto. In qualsiasi caso, la cassa previdenziale sarà il garante del pensionato.
Nel caso in cui il pensionato sia regolarmente finanziabile, sarà possibile proseguire con la valutazione del rimborso dello stesso prestito, che può avvenire i differenti modi. In tutti i casi è compresa un’assicurazione rischio vita a tutela del pensionato, dei familiari e dell’ente erogante.
Cessione del quinto pensionati
Mentre l’erogazione del prestito INPS viene fatta o con diretto bonifico bancario o con assegno circolare non trasferibile inviato al domicilio con assicurata, il rimborso può essere corrisposto con la cessione del quinto della pensione o altre forme di pagamento.
La cessione del quinto della pensione non è altro che la trattenuta di una somma, al massimo pari ad 1/5 di una mensilità netta di pensione, dall’importo della pensione erogata mensilmente dalla cassa di previdenza.
Cessione del quinto: Cos’è e come funziona
Con la cessione del quinto della pensione, anche i pensionati che sono stati protestati o hanno avuto ritardi in pagamenti passati oppure risultano cattivi pagatori o hanno subito pignoramenti di vario tipo, possono attivare il prestito di cui hanno bisogno.
Se il pensionato richiedente attiva il prestito INPS in una banca o una finanziaria, la cassa previdenziale non sarà del tutto dissociata dall’operazione poiché sarà suo compito trattenere al pensionato e versare all’agenzia la rata mensile del rimborso.
Tempi di erogazione
Il tempo di erogazione del prestito INPDAP ai pensionati può variare secondo le tempistiche di invio della documentazione e del benestare relativo al rimborso, proveniente dalla cassa previdenziale.
Il tempo di rimborso del prestito per i pensionati, invece, viene concordato in sede di firma del contratto e può variare da un minimo di 24 mesi ad un massimo di 120 mesi totali.
Prestiti INPS dipendenti pubblici
Il prestito riservato ai lavoratori dipendenti veniva erogato direttamente dall’INPDAP, e oggi dall’INPS, tramite il fondo “Gestione Unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali”.
Le varie tipologie di finanziamenti INPDAP per dipendenti statali sono:
- Il piccolo prestito che può avere durata annuale, biennale, triennale e quadriennale e che viene rimborsato con trattenute sulla busta paga di frequenza mensile. Non è richiesta alcuna documentazione di spesa o giustifica al dipendente pubblico che lo richiede;
il pluriennale diretto ha durata di 5 o 10 anni ed avviene con la formula della cessione del quinto. In questo caso è richiesta relativa documentazione di spesa e ha condizioni più stringenti rispetto alla soluzione precedente;
- Il pluriennale garantito, annoverato tra la cessione del quinto sempre con durata pari a 5 o 10 anni. Viene erogato da una finanziaria convenzionata a norma di legge, che ha la peculiarità di offrire delle garanzie di rimborso rate a tutela di alcuni potenziali rischi che possono colpire il prestatario.
I nostri consigli per richiedere il prestito Inps
Dopo aver visto come funziona il prestito Inps, ecco 3 consigli per presentare la domanda seguendo la corretta procedura.
- Come primo passo, fai una simulazione del prestito che ti può essere concesso tramite il servizio Inps dedicato;
- Dopo aver inoltrato la domanda per via telematica tramite il portale INPS, verifica lo stato della richiesta nell’Area Riservata del sito, oppure controlla eventuali avvisi inoltrati all’indirizzo email che hai fornito durante la registrazione: entro 10 giorni la domanda verrà protocollata e ne conoscerai l’esito;
- Se la richiesta di prestito Inps viene respinta, ricorda che puoi presentare istanza di riesame entro 30 giorni dall’esito. Puoi farlo per via telematica direttamente dalla tua Area Riservata. Il Direttore regionale o il Direttore di coordinamento metropolitano comunicherà la sua decisione entro 10 giorni lavorativi dal ricevimento dell’istanza.
