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Quali sono e cosa fanno le 10 migliori start-up italiane del biotech
Circa 8 miliardi di euro è il valore del biotech in Italia secondo l’ultimo rapporto di Assiobiotech: tante start-up con idee rivoluzionarie e riconoscimenti anche all’estero.
Eccone 10 tra le migliori, tutte a tutela e vantaggio della salute:
1. Wise
Produce elettrodi, microcircuiti elettronici biocompatibili su gomma che vengono inseriti nel cervello o nel midollo spinale per stimolarlo con impulsi elettrici e curare patologie come dolori cronici, epilessia e morbo di Parkinson.
2. D-Eye
Una cover sul cellulare, lo fa diventare una macchina che esegue lo screening retinico che agevola la scoperta e la diagnosi di malattie e anomalie degli occhi (retinopatia diabetica, cataratta, glaucoma, ecc.).
3. Tensive
Un gruppo di giovani ha inventato una protesi al seno innovativa: si inserisce nel corpo della paziente in un solo intervento e poi si degrada per essere sostituita naturalmente da tessuto adiposo. Hanno vinto il Premio Marzotto e ottenuto un finanziamento di 1,4 milioni di euro da Banca Esperia. La start-up ha anche ricevuto un investimento di 250.000 euro da Unicredit Start Lab, in compartecipazione con Invitalia Ventures SGR.
4. BioBeats
Crea app per monitorare lo stato di salute e abbassare il livello di stress dei dipendenti. Tra i cofondatori c’è il pisano Davide Morelli, 40enne, dottorando del dipartimento di informatica di Pisa. Ha ricevuto un finanziamento da parte di White Cloud Capital, Axa Strategic Ventures e IQ Capital.
5. Amiko
Usa sensori smart compatibili con medicinali per mettere in comunicazione il paziente con il proprio medico, monitorando le condizioni di salute dell’assistito e l’efficacia della terapia.
6. Empatica
Sviluppa dispostivi indossabili che rilevano tutti dati come battito cardiaco, livelli di stress, attività fisica giornaliera, controllo del sonno, ecc. Sono usati da ospedali, università e aziende in tutto il mondo.
7. Abiel
Start-up specializzata nella produzione di enzimi litici per la medicina rigenerativa e la terapia cellulare.
8. Braincontrol
Chi soffre di patologie come Sla, sclerosi multipla, lesioni traumatiche o ischemiche, può comunicare con l’ambiente circostante attraverso una tecnologia (Brain Computer Interface) che interpreta la mappa elettrica di determinate attività celebrali.
9. Wrap
Cerotti realizzati con la stampante 3D, fatti di un materiale brevettato a base di chitosano o multipolimero, indicato per le ulcere provocate dal diabete ed efficace nel trattamento di tutte le ferite croniche o chirurgiche.
10. Angiodroid
Attraverso l’utilizzo di un iniettore automatico di anidride carbonica, si ottiene un mezzo efficace di contrasto per l’angiografia, la rappresentazione a scopo diagnostico dei vasi sanguigni e linfatici del corpo umano.