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Roberto Cocca, Ceo e Founder del Gruppo Immedya: «Ripartiamo dalle relazioni e dalle persone».
Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questa fase dell’emergenza COVID-19?
Roberto Cocca : «Grazie per l’interessamento, stiamo tutti bene. Nel periodo del lockdown ho avuto la fortuna di vedere crescere giorno dopo giorno mia figlia. In un altro momento tutto questo non sarebbe accaduto».
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce Immedya?
Roberto Cocca : «Ho 37 anni e fino a 27 anni ho inseguito la carriera sportiva giocando nel calcio professionistico. Dopo questa avventura nel mondo calcistico l’idea di aprire un’azienda è nata per caso, ma con la profonda consapevolezza che l’informazione è fondamentale per avere strumenti e generare progressi. Le aziende per crescere e fare innovazione devono partire dalla giusta informazione, da qui l’idea di creare un magazine online che esplori le evoluzioni che stanno interessando il contesto socio-culturale e ambientale di tutto il mondo».
Come innova Immedya?
Roberto Cocca : «La nostra azienda si muove su due livelli. Il primo: abbiamo la consapevolezza che senza le persone giuste non c’è innovazione. Il secondo livello: siamo sempre alla ricerca di tecnologie e software capaci di migliorare la produttività e le relazioni con i clienti».
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito Immedya e come state affrontando questa crisi?
Roberto Cocca : «Il Covid-19 è stato una sorpresa per tutti. Ogni azienda nel mondo è stata colpita dagli effetti di questa pandemia sia emotivamente che economicamente. Tuttavia ci ha dato la possibilità di migliorare i processi produttivi interni e di relazione con gli stakeholders».
Avete dovuto prendere decisioni difficili? E quali sono le lezioni apprese?
Roberto Cocca : «Gli imprenditori devono prendere quotidianamente decisioni difficili, fa parte del nostro lavoro. Tuttavia la lezione che abbiamo imparato da questo periodo di emergenza, che stiamo ancora vivendo, è quella di coltivare i rapporti e le relazioni in maniera costante e continuativa. Essere assenti “perché tanto è tutto chiuso” vuol dire allontanare i clienti e partner aumentando di conseguenza le distanze. Abbiamo imparato a nostre spese che l’arma vincente per affrontare questo periodo di incertezza è quello di non sottovalutare il fattore umano: persone care, dipendenti, collaboratori, partner e tutti gli attori che ruotano intorno alla nostra vita privata e lavorativa».
Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo di emergenza sanitaria e come vi proiettate, voi stessi e Immedya, nel futuro?
Roberto Cocca : «In realtà più che una questione di stress e di ansia l’emergenza ci ha chiamato a rispettare delle nuove regole che ci impongono l’adattamento al contesto evolutivo in atto. Assieme ai miei dipendenti e collaboratori ci impegniamo costantemente alla ricerca di soluzioni efficaci per i nostri clienti, con l’obiettivo di mettere sempre al centro l’informazione di qualità».
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Roberto Cocca : «I nostri competitor sono tutti e nessuno. I404 è un’idea che nasce come senso di responsabilità verso gli obiettivi dell’Agenda 2030. Non a caso il nome scelto è quello della pagina non trovata, dell’errore nella ricerca sul web: vogliamo dare a tutti la possibilità di percepire l’importanza dell’errore, di quanto sia costruttivo cercare nuove strade. I404 è il portale di Immedya: una vetrina culturale che ci posiziona come il Gruppo che punta alle persone. Sono le persone a fare la differenza».
Link utili :
Roberto Cocca : Guarda su www.immedya.com / www.i404.it
Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Roberto Cocca : «Il mio auspicio è quello di uscire presto da questa emergenza mondiale, sia per la salute delle persone sia per la ripresa economica. Tuttavia siamo chiamati a rispondere ad una nuova normalità nel rispetto dei cambiamenti che una pandemia di questo tipo impone».