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Nasce iMask, la mascherina bella e innovativa: Ne parla il CEO, Salvatore Cobuzio
iMASK, LA STARTUP SICILIANA NATA CON IL COVID CHE PRODUCE UNA MASCHERINA SICURA, ETERNA E 100% ITALIANA.
Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questa fase dell’emergenza COVID-19?
Salvatore Cobuzio : Stiamo bene, grazie. Mia moglie e io lavoriamo entrambi e abbiamo due bambini piccoli che vanno a scuola. Facciamo molta attenzione e abbiamo ridotto al massimo la socialità, spostandoci solo per reale necessità e con tutte le precauzioni del caso.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce questa idea imprenditoriale.
Salvatore Cobuzio : Ho 42 anni, sono di Siracusa e un percorso professionale composito: ho studiato all’università di Architettura e fatto un master in Marketing e Comunicazione di Impresa. Ho lavorato a lungo come autore televisivo e web marketing manager per diverse aziende. Da questo percorso e da esperienze decisamente più personali (il mio matrimonio!) è nata l’idea della prima startup di cui sono co-founder insieme a mia moglie e ad altre due socie e amiche: Martha’s Cottage, il più grande e-commerce di matrimonio in tutta Europa. Nel 2020, in piena emergenza da Covid-19, io e un gruppo di imprenditori impegnati nel design e nell’innovazione discutevamo come molti, durante le nostre videochiamate, della situazione e in particolar modo delle mascherine. Della difficoltà di acquistarne di realmente sicure e in grado di proteggere noi e gli altri da questo virus. Così è nata l’idea di sviluppare un prodotto che non c’era sul mercato.
Come innova iMask?
Salvatore Cobuzio : iMask è un prodotto innovativo perché risponde ad alcune esigenze fondamentali nel mercato delle mascherine in modo nuovo. Prima di tutto la sicurezza: iMask è l’unica mascherina senza valvola in grado di proteggere sia chi la indossa sia chi ci sta vicino grazie alle proprietà del sistema filtrante che utilizza un innovativo tessuto a base di polipropilene con un livello di protezione paragonabile a una FFP2 o FFP3. Nell’ultimo modello che abbiamo messo in vendita, iMask2, gli standard di sicurezza si abbinano a un maggiore comfort e a una migliore respirabilità grazie a un nuovo design.
Un altro elemento importante per noi è stato il rispetto dell’ambiente perché la logica del monouso è devastante per il pianeta: iMask2 è, invece, una mascherina “eterna” perché è sanificabile, sterilizzabile e riutilizzabile infinite volte. Inoltre è prodotta con materiali riciclabili. Infine, iMask ha un giusto ed equo prezzo, perché quella per le mascherine è una voce di costo nuova e non rimandabile nel bilancio familiare e una volta acquistata la mascherina basterà cambiare il filtro una volta al mese, con una spesa minima.
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito iMask e come state affrontando questa crisi?
Salvatore Cobuzio : Come dicevo, la nostra startup è nata proprio durante la fase iniziale dell’emergenza con l’obiettivo di sviluppare un prodotto, la mascherina, fondamentale per proteggere sé stessi e gli altri. Chiaramente, al di là del prodotto, l’attività produttiva e distributiva deve fare i conti con le norme di sicurezza per tutelare le persone che lavorano con noi e che permettono a iMask di operare. Fino ad oggi siamo riusciti a far funzionare le cose. Anche quando, dopo il lancio della prima versione della mascherina, abbiamo ricevuto una vera e propria valanga di ordinazioni che non ci aspettavamo. Questo riscontro positivo ci ha portato anche a rinforzare l’organico che è passato da 5 a 30 persone
Avete dovuto prendere decisioni difficili? E quali sono le lezioni apprese?
Salvatore Cobuzio : Al momento del lancio, quando in poco più di 5 giorni abbiamo ricevuto gli ordini che avevamo previsto di fare in un anno, abbiamo deciso di sospendere le vendite per il periodo necessario a evadere tutti gli ordini delle persone che ci hanno dato fiducia fin dall’inizio. È stato un momento complicato perché il bisogno di mascherine sicure era evidentemente alle stelle e noi volevamo poter soddisfare le richieste di tutti i consumatori. Abbiamo dovuto fare una scelta che abbiamo spiegato in maniera molto trasparente ai nostri clienti e penso che sia stata una mossa apprezzata, perché seria, onesta e sincera.
Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo di emergenza sanitaria e come proiettate, voi stessi e iMask nel futuro?
Salvatore Cobuzio : Rispettiamo i protocolli di sicurezza e continuiamo l’attività di ricerca per rendere la nostra iMask sempre più sicura, confortevole e adatta alle esigenze dei consumatori. Per farlo, accogliamo con grande interesse i feedback che ci arrivano dalle persone che hanno provato il nostro prodotto. Lo sviluppo di iMask2, ad esempio, è passato non solo attraverso la ricerca interna ma anche dalle opinioni dei nostri clienti: per arrivare al prodotto ora in commercio abbiamo messo a punto 200 versioni e testato circa 100 prototipi. Rispetto all’aspetto distributivo, al momento l’acquisto di iMask è possibile online e stiamo lavorando per ampliare la distribuzione e portare il nostro prodotto anche nei negozi di prossimità tanto che stiamo firmando accordi con diverse farmacie, parrucchieri e supermercati.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Salvatore Cobuzio : Con lo scoppio della pandemia, in molti si sono messi a produrre mascherine, anche in maniera piuttosto approssimativa. Il nostro punto di forza principale è la sicurezza del prodotto. La mascherina iMask2 ha un sistema filtrante paragonabile alle FFP2 e alle FFP3 ed è un dispositivo medico di classe I con marcatura CE registrato al Ministero della Salute, conforme alla Direttiva europea 93/42/CEE e s.m.i. Direttiva 2007/47/CE concernente i dispositivi medici. Essendo inoltre un prodotto esente da IVA, consente agli aventi diritto di beneficiare della detrazione di imposta del 19% per spese sanitarie. Molto importante è anche il prezzo: pensate che il costo complessivo di una fornitura di iMask per un anno è 52 euro, quello per le mascherine chirurgiche usa e getta è di 438 euro. Infine la sostenibilità, di cui vi ho detto prima, e la possibilità di scegliere la taglia più adeguata (S, M, L) e il colore preferito.
Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Salvatore Cobuzio : Le mie considerazioni vanno al di là del business: vorrei che fosse un’occasione per ripensare il nostro modello di sviluppo. Credo sinceramente, al di là di molte ipotesi complottiste, che questo virus derivi da un eccessivo sfruttamento da parte dell’uomo della natura e da una progressiva distruzione dei suoi ecosistemi. Sono temi attuali e che riguardano tutti, credo che debbano diventare prioritari nell’agenda politica.
Per quanto riguarda invece la mia esperienza personale e diretta, di cittadino e imprenditore, questa emergenza mi ha fatto capire quanto sia importante una corretta informazione in situazioni di emergenza straordinaria e mondiale come questa pandemia. Credo che riguardo alle mascherine si debba fare più educazione e ci dovrebbero essere più controlli sulla reale efficacia delle mascherine vendute e indossate dalle persone. Credo che le mascherine di comunità abbiano creato molta confusione. Ne ho capito il senso quando c’è stata la prima ondata, ma oggi che siamo tutti più esperti e che le mascherine sono facili da reperire credo che le mascherine di comunità dovrebbero essere abolite.
Il livello minimo di protezione dovrebbe essere rappresentato dalle mascherine chirurgiche. Per cui però il rispetto dei parametri di sicurezza si autocertifica. E quindi poi dovrebbero esserci anche dei controlli per verificare che le autocertificazioni corrispondano ai parametri indicati nella norma di riferimento. Per le FFP2 ed FFP3 i laboratori certificati per testare le mascherine sono pochissimi in Italia e l’iter è tutt’altro che lineare. Credo che avrebbero dovuto essere investiti più tempo e risorse per quello che è a oggi il dispositivo più efficace di prevenzione del Covid.
Link utili:
https://imask-official.com/
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