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Cos’è stata l’Universiade 2019 a Napoli? Il bilancio un anno dopo
È trascorso un anno dall’ultima Universiade che si è tenuta a Napoli, promuovendo innovazione e turismo nella splendida e fiorente città, capoluogo della Campania. Dopo aver trascorso un periodo difficile causato dal dilagarsi della pandemia da Covid-19 che ha determinato lo stop di una manifestazione così importante, ecco un bilancio di ciò che è stata questa gara sportiva universitaria internazionale.
L’Universiade è una manifestazione sportiva multidisciplinare organizzata dalla Federazione Internazionale Sport Universitari (FISU) che si svolge ogni due anni in una città sempre diversa, a cui partecipano atleti universitari, provenienti da ogni parte del mondo. Dietro il nome “Universiade”, che è la combinazione tra le parole “università” e “Olimpiade” (corrisponde, infatti, ai Giochi Olimpici), c’è uno dei concetti alla base di ogni forma di sport: l’universalità. Nella sua veste moderna, si presenta ormai come un festival dello sport e della cultura e lega i giovani universitari-atleti di ogni cultura ed etnia, facendo sì che vivano momenti indimenticabili.
Con il sostegno del Governo italiano che ha accompagnato la candidatura, la collaborazione con le Università italiane e campane, il CUSI (Centro Universitario Sportivo Italiano) e il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), la FISU ha designato Napoli come città-luogo dell’evento per il 2019, anno della sua trentesima edizione.
L’importante e innovativa manifestazione ha rappresentato per questa splendida città del Sud Italia, capoluogo della Campania, unica al mondo per le sue meraviglie artistiche, paesaggistiche e gastronomiche, un grande successo e una straordinaria opportunità. Grazie all’Universiade, è stato possibile diffondere e promuovere tutti questi valori e ricchezze nel mondo e rilanciare un’immagine della Campania come terra di sport e cultura; un evento, fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del territorio.
Le studentesse e gli studenti provenienti da tutto il mondo sono stati chiamati a competere in 18 diverse discipline sportive. Circa 10mila persona provenienti da 170 Paesi sono arrivati nella regione per partecipare e assistere alle gare e agli spettacoli di questo evento magico. Le città campane e molti altri soggetti coinvolti si sono attrezzati per ospitare tutti al meglio. Gli atleti hanno alloggiato a bordo di due navi da crociera prese in affitto per l’occasione, la MSC “Lirica” e la Costa “Victoria”, ancorate stabilmente al molo Angioino della stazione marittima di Napoli per tutta la durata della manifestazione.
Il Piano degli investimenti per la realizzazione della trentesima Universiade, coordinato dall’Agenzia Regionale istituita per la preparazione dell’evento (ARU – Agenzia Regionale Universiadi 2019), ha utilizzato risorse finanziarie del Fondo per lo Sviluppo e Coesione e del Piano Operativo Complementare 2014-2020 della Regione nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Regione Campania.
La Campania per l’Universiade ha erogato complessivamente 271 milioni di euro a valere su risorse nazionali della politica di coesione per finanziare investimenti in opere pubbliche per 127 milioni, beni e servizi per 129 servizi milioni e coperto il corrispettivo per i diritti dovuti alla FISU (Piano degli Interventi dell’ARU – marzo 2019). In particolare, i fondi sono stati destinati a riqualificare ben 21 comuni in cui sono stati ospitati gli atleti e permettere 54 interventi di ristrutturazione, ammodernamento, manutenzione straordinaria e altre operazioni sugli impianti sportivi (Palazzetti dello Sport, piscine, stadi, palestre e altro), dove si sono svolte le competizioni. Ancora oggi, tutto il popolo campano può usufruire di queste strutture all’avanguardia e senza tali fondi, ciò non sarebbe stato possibile.
Il monitoraggio sull’avanzamento dei lavori degli interventi strutturali degli impianti sportivi è stato di tipo civico e realizzato da un team di ragazzi del liceo “Gian Battista Novelli” di Marcianise, in provincia di Caserta, che ha partecipato all’edizione di “A Scuola di OpenCoesione ASOC 2018-2019”, il progetto di didattica sperimentale che coinvolge i giovani nella verifica della spesa pubblica promuovendone i principi di cittadinanza attiva e consapevole. La Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, partner del progetto dal 2014, ha messo a disposizione le reti dei Centri di Informazione Europe Direct – EDIC che affiancano e supportano i docenti e gli studenti che partecipano al percorso: un ulteriore esempio di coesione tra scuola e pratica lavorativa, nel bene della comunità.
Le politiche di coesione hanno come obiettivo, la riduzione dei divari territoriali per eguagliare le opportunità sociali e di benessere dei cittadini e la loro inclusione. I progetti sovvenzionati sono di diverso tipo, tra cui quelli per la promozione e diffusione dello sport in quanto primo tipo di pratica visibile e vasta, di inclusione sociale e sostegno dell’individuo, che permette anche un miglioramento dell’attività economica. I piani finanziati a sostegno dello sport, fino al 31 dicembre 2016, sono stati circa 2.300, per un totale di quasi 1 miliardo di euro, pari a circa l’1% dei fondi destinati a tutte le iniziative del ciclo di programmazione 2007-2013.
Al lavoro di preparazione degli impianti e delle strutture, nonché a quello da svolgere per le gare e gli eventi, dell’Universiade a Napoli, hanno preso parte migliaia di volontari, tra cui quelli del servizio civile nazionale e in più la mascotte è stata la sirena Partenope, simbolo della città e della sua fondazione mitologica. Secondo il mito, infatti, la città di Napoli è legata a Partenope, una sirena, che venne a morire sulle sue coste dopo aver invano cercato di fermare Ulisse nel suo viaggio verso Itaca. È stata ideata da una giovane studentessa dell’Accademia di belle arti di Napoli e raffigura una ginnasta con la coda di pesce che si trasforma in due gambe squamate che le permettono di fare sport come un’atleta.
Le cerimonie di apertura e chiusura delle Universiadi 2019 allo stadio San Paolo, sono state un tripudio di colori e cuori in festa; l’identità partenopea è stata sempre in primo piano senza tralasciare l’internazionalità della manifestazione, il coraggio e la volontà degli sportivi e di tutti coloro che hanno permesso queste due settimane di bellezza e unicità. L’Universiade è accoglienza e unione di popoli nel nome dello sport, dell’amicizia della cultura perché non bisogna dimenticare che questi ragazzi che ci tengono con il fiato sospeso durante le gare sono studenti che vivono giorno per giorno tanti sacrifici. Emozioni senza tempo trasmesse tra gli spettatori e gli atleti, tutti stretti nell’abbraccio della Campania e del mondo intero, sul cui cielo continuerà sempre a brillare la fiamma olimpionica.
Photo : Pagina facebook Napoli 2019 Summer Univesiade