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Vaccino anti-covid: chi deve fare la quarta dose

Le autorità sanitarie italiane stanno valutando se una dose aggiuntiva di un vaccino Covid-19 debba essere offerta a tutti entro la fine dell’anno. Quindi gli italiani dovranno sottoporsi ad una nuova dose di vaccino? Qui di seguito, le dichiarazioni del Ministro della Salute Roberto Speranza.
Le dichiarazioni del Ministro della Salute
Il ministro della Salute Roberto Speranza domenica scorsa ha affermato che le ripresa di un vaccino contro il Covid-19 per la popolazione generale sono “probabili” nel corso dell’anno, poiché l’autorità nazionale di regolamentazione dei farmaci ha dato il via libera alla quarta dose per gli immunocompromessi. “Dovremo valutare la quarta dose per tutti dopo l’estate – ha detto il Ministro in un’intervista al quotidiano Repubblica – è da considerarsi probabile, perché il virus non se ne andrà per sempre, purtroppo – ha aggiunto – il 2022 è l’anno cruciale per capire se torneremo a una vita del tutto normale. Sono ottimista, ma la partita non è finita. Tra pochi mesi parte del mondo entrerà in autunno: osservando gli altri Paesi capiremo cosa ci aspetta”.
Una quarta dose per le persone immunocompromesse
I commenti di Speranza sono arrivati quando il Ministero della Salute ha confermato domenica in un’ordinanza che una quarta dose di vaccino Covid può essere somministrata a persone immunocompromesse, dopo l’approvazione dell’Aifa.
Un quarto vaccino per chi ha un sistema immunitario compromesso sarà reso disponibile a partire da marzo per coloro che hanno assunto l’ultima dose almeno 120 giorni prima.
Booster dopo la terza dose
All’inizio di febbraio, il direttore dell’Aifa, Nicola Magrini, ha escluso di offrire una seconda dose di richiamo alla popolazione generale nei prossimi mesi, affermando che potrebbe essere offerto invece un booster.
“Non ci sarà una quarta dose, ma un booster, si spera annualmente“, ha detto Magrini in un’intervista trasmessa al canale televisivo RaiTre.
Lunedì Walter Ricciardi, professore di igiene all’Università Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute, ha detto a La Stampa che è “probabile” che un altro booster “sarà utile a tutti” entro l’autunno.
I dubbi dell’EMA
Pochi Paesi hanno raggiunto la fase di distribuzione di seconde dosi di richiamo e l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha espresso dubbi sulla necessità di farlo.
“Sebbene l’uso di booster aggiuntivi possa far parte dei piani di emergenza, le vaccinazioni ripetute a brevi intervalli non rappresenterebbero una strategia sostenibile a lungo termine“, ha dichiarato a gennaio Marco Cavaleri, Head of Vaccines Strategy dell’EMA.
Ha affermato che una politica di somministrazione di booster ogni quattro mesi pone ipoteticamente il rischio di sovraccaricare il sistema immunitario delle persone e portare a stanchezza nella popolazione, ha riferito Reuters.
Norme dopo la scadenza dell’emergenza sanitaria
Ricciardi ha sottolineato che alcune misure sanitarie dovrebbero essere mantenute anche se il governo pone fine all’attuale stato di emergenza il 31 marzo come previsto.
“Lo stato di emergenza potrebbe finire, ma con la lungimiranza di mantenere in piedi i pilastri che sostengono le nostre attuali libertà“, ha detto Ricciardi.
Ha affermato che le norme esistenti sulla vaccinazione, sui booster, sul certificato sanitario italiano del “pass verde” e sull’indossare le mascherine all’interno “devono rimanere in vigore”.
Il governo italiano sta attualmente valutando quando e come procedere con l’allentamento delle misure sanitarie a livello nazionale dopo che il primo ministro Mario Draghi ha promesso all’inizio di febbraio che sarebbe stata presto annunciata una “scadenza” per l’allentamento delle regole.
Finora sono state confermate poche modifiche alle attuali restrizioni, con il parlamento che esaminerà le proposte entro la fine della settimana.
Il nuovo vaccino Novavax
Il direttore dell’Aifa Nicola Magrini, in un’intervista trasmessa al canale televisivo RaiTre ha parlato del vaccino Novavax.
“È un vaccino proteico, come i vaccini antinfluenzali – ha detto – sarà un piccolo supplemento rispetto agli altri vaccini mRna. Alcuni sembrano preferirlo, quindi Novavax sarà presto un’opzione”. A differenza dei vaccini contro il Covid-19 che utilizza la tecnica del messaggero mRna (come Pzifer o Moderna) il Novavax utilizza la tecnologia delle proteine ricombinanti, più vecchia e già usata in vaccini contro l’epatite B o il papilloma virus.
Ma quando sarà disponibile questo vaccino? Per la fine di questa settimana arrivererano poco più di un milione di dosi che saranno subito distribuite a tutte le Regioni e Province autonome e poi un altro paio di milioni di dosi nel mese di marzo. Lo ha dichiarato il commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, a Firenze durante un sopralluogo nei locali dell’ospedale pediatrico Meyer.

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