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MIX, la novità nella fruizione dei musei
Raccontaci alcune parole sui fondatori e su come è nata l’idea
I soci di MIX sono:
Fabbri Matteo, Laurea in Architettura, Amministratore di Tryeco snc dal 2005 al 2011 e di Tryeco 2.0 Srl dal 2011 ad oggi, è CEO;
Meschini Roberto, Laurea in Architettura, PhD in Musealizzazione in sito: strategie e tecniche di valorizzazione e di comunicazione dei siti archeologici, membro di progetti UNESCO, è CPO;
Balboni Federico, Laureato in Economia con un master in Management, Socio di Tryeco 2.0 Srl responsabile comunicazione e marketing, è CFO-CMO;
Borasio Emanuele, Laurea in Scienze della Terra, Fondatore di uno spin off universitario e CEO di una startup innovativa (WeAR Srl), è CTO.
Lavorando da più di dieci anni nell’ambito museale con un’altra nostra società, TryeCo 2.0 srl, ci siamo accorti che c’era la necessità di rendere interessanti le visite e variare l’offerta culturale. La grande quantità di fondi investiti in apparati tecnologici spesso non trova continuità per via degli elevati costi di gestione e manutenzione. In questo contesto il pubblico dei musei non trova link tra le strutture e non percepisce la necessità di rivedere nel corso del tempo le esposizioni fisse. A fronte di questa analisi abbiamo sviluppato un prodotto che garantisca ai musei di poter investire su contenuti sempre nuovi e di poterli costantemente aggiornare anche in funzione delle attenzioni dei visitatori. MIX consente di ridurre il costo per gli allestimenti multimediali spostando le spese di aggiornamento dei device sui fruitori stessi, che ormai non si separano più dal loro smartphone/tablet.
Video di presentazione dell’attività :
Quali sono i vostri prodotti e servizi ?
MIX è una piattaforma digitale creata per comunicare e promuovere il patrimonio culturale con nuove tecnologie digitali. Si compone di un webtool per caricare i contenuti in maniera semplice, senza conoscere linguaggi di programmazione, e di un’app per smartphone, tablet, smartglass che sfrutta la realtà virtuale, aumentata e mixata. Grazie a queste innovative forme di comunicazione digitale, l’utente finale può interagire con diversi tipi di informazioni, in scenari reali, mixati o completamente immersivi, sia a casa propria che in strutture museali o siti archeologici.
I vostri fattori di successo ?
I soci di MIX hanno già una decennale esperienza nel settore della valorizzazione e promozione del Patrimonio Culturale, con l’azienda TryeCo 2.o srl, o nello sviluppo di software di Realtà Aumentata di weAR srl.
Inoltre, nel panorama italiano non esiste un sistema standard per diffondere informazioni legate alla fruizione museale. Esistono agenzie di comunicazione, Onlus e Associazioni Culturali che propongono applicativi tradizionali, oppure ci sono casi dove le Università sviluppano sistemi demo per singoli musei. Ogni volta che c’è da fare un allestimento e i contenuti vanno aggiornati sugli apparati tecnologici presenti nei musei sono costi elevati che il museo deve sostenere, senza poter avere un prodotto da gestire in autonomia. Molti musei stanno cercando di muoversi a tentoni e in autonomia con il sistema dei QRCode, ovviamente non ha lo stesso appeal di una app di realtà aumentata. MIX ha la flessibilità del QRCode e l’effetto “wow” delle applicazioni di AR più recenti. Attualmente nel mercato dei Beni Culturali questi contenuti vengono appunto inseriti esternamente al museo (ES. da una software farm) con grandi costi, con MIX tutto questo può essere fatto in autonomia internamente con abbattimento di questi costi.
Senza considerare che il noleggio di 20 audioguide può arrivare anche a € 20.000 per un museo di medie dimensioni (da alcune interviste che abbiamo svolto presso musei italiani), che hanno bisogno anche di manutenzione dopo ogni utilizzo con costi aggiuntivi. MIX, invece, si utilizza col proprio device ascoltando le spiegazioni delle opere tramite le proprie cuffiette senza bisogno di sanificazione. Soprattutto in questo periodo di problemi legati al Covid può garantire la necessaria igiene e il distanziamento senza dover rinunciare alla visita.
Cosa vi rende unici?
Ciò che rende il nostro prodotto/servizio innovativo, rispetto a quello che esiste già, è proprio dare la possibilità ai direttori/curatori dei musei di variare i percorsi espositivi in totale autonomia. In questo modo riducono i costi di gestione dei servizi multimediali e dell’hardware, spostando tali costi verso la produzione interna di contenuti innovativi e accattivanti. I contenuti non invecchiano e hanno bisogno solo di un piccoli aggiustamenti, con l’evoluzione tecnologica il tutto è reso più veloce, invece l’hardware ha un’obsolescenza ed è a rischio guasti e le tempistiche di esecuzione degli allestimenti sono più lunghe. Inoltre, i gestori del museo, avendo il controllo della piattaforma per i propri allestimenti, potranno censire in maniera puntuale il comportamento del visitatore e capire dove nel percorso si presta più o meno attenzione per capire dove intervenire e migliorare in futuro nell’offerta.
Un ulteriore aspetto è quello per cui se adesso per alcuni dispositivi non di ultima generazione la fruizione dei contenuti può essere ancora un po’ lento, con la possibile prossima introduzione del 5G la nostra app è già predisposta e sarà l’ideale per dare la possibilità agli utenti di scaricare tutto in brevissimo tempo, anche i modelli 3D più “pesanti”.
Il vostro Modello di Business?
MIX è proposto in due modalità:
- Prodotto A: Infrastructure as a service
Una piattaforma customizzata per singolo museo, il museo paga per singolo percorso museale il costo set-up app dedicata e il mantenimento. Oppure sviluppa un progetto specifico con costi annuali di gestione e manutenzione, può anche caricare costi (irrisori) ogni singolo biglietto, ma riesce a sviluppare tutte le varianti e i percorsi utili a rendere interattive le visite. Ha accesso a dettagliati dati di accesso e statistiche avanzate di utilizzo. MIX è già scaricabile sugli store per Apple e Android, è su infrastruttura Amazon ed è sviluppata su ARCore, la piattaforma di realtà
aumentata di Google.
- Prodotto B: Software as a service
Un operatore paga mediante e-commerce per singolo contenuto diffuso su app MIX. L’accesso è temporaneo e può essere utilizzato per esposizioni, promozioni e eventi vari. Ha accesso a dati statistici base per monitorare la frequenza e il successo della sua iniziativa.
Qualche parola sui vostri concorrenti?
Next Exhibition srl, Factum Arte, Spherae Virtual Tour, le app di D’Uva srl sono fra i principali concorrenti nel settore della valorizzazione e promozione del patrimonio culturale. Sono diversi anni che sono sul mercato e ormai sono aziende consolidate. Offrono servizi come percorsi virtuali e immersivi, anche utilizzando cardboard e occhialini per AR/VR/MR, o utilizzano le tecnologie 3D per riprodurre copie di opere d’arte per allestimenti interattivi (soprattutto Factum Arte). Hanno fatturati e dipendenti già considerevoli e in buon numero che una startup ancora non può avere, ma bisognerà attendere qualche anno.
La clientela è la stessa: musei ed enti di promozione dei beni culturali. I prezzi in questo settore non sono fissi ma variano a seconda dell’allestimento che devi fare o di quello che devi riprodurre, a differenza nostra che abbiamo un canone fisso annuo o una spesa fissa a contenuto prodotto o inserito.
Il mercato che dividiamo è quello italiano, a parte Factum Arte che ha anche quello spagnolo, però noi possiamo inserirci in quel settore ancora non esplorato da nessuno di avere una piattaforma da proporre dove i curatori dei musei possono inserire i contenuti in autonomia senza doversi rifare a questo tipo di aziende suddette che facciano tutto il lavoro per loro. Ciò comporta un abbattimento dei costi di gestione degli hardware per l’allestimento fisso e del noleggio delle audioguide o dei cardboard/oculus, pagando solo un canone per avere la piattaforma. Mix, infatti, non necessita di ulteriori supporti se non il proprio device che il visitatore ha già con sé, la comodità è evidente e l’effetto coinvolgente, attrattivo e immersivo offerto dalle imprese prese in considerazione è analogo.
Il vostro sito web ?