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Addio alla Pandemia covid-19: novità dal 1 aprile
L’orientamento del governo era già noto e la notizia era nell’aria da settimane. Il 24 febbraio è arrivato finalmente l’annuncio ufficiale. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, parlando a Firenze davanti a una platea di imprenditori che ha accolto le sue parole con un lungo applauso, ha affermato che lo stato di emergenza Covid non sarà prorogato oltre il 31 marzo. “L’obiettivo è riaprire tutto. La situazione epidemiologica è in netto miglioramento grazie al successo della campagna vaccinale e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita dei cittadini e delle imprese“, ha affermato il premier.
Le novità in arrivo
Grandi novità in arrivo, quindi, a partire dalle scuole: “Rimarranno sempre aperte per tutti, verranno eliminate le quarantene di contatto e cesserà l’obbligo delle mascherine Ffp2 in aula“, ha detto Draghi. Sempre da aprile, ha aggiunto, “cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto e non sarà più in vigore il sistema delle aree colorate“.
La Lega applaude e fa un passo avanti, chiedendo l’abolizione del pass verde. Ma su questo aspetto Draghi rallenta, il criterio sarà quello della progressività: “Pian piano metteremo fine all’obbligo di utilizzare il Green pass rafforzato a partire dalle attività all’aria aperta, tra fiere, sport, feste e spettacoli“.
In ogni caso, ha assicurato il capo del governo, “continueremo a monitorare attentamente la situazione pandemica, pronti ad intervenire in caso di recrudescenza“.
Intanto i numeri parlano di una pressione sempre minore sugli ospedali: i ricoveri sono in calo da quattro settimane e negli ultimi 7 giorni il calo è stato del 12%.
Ma attenzione ai 10 milioni di italiani che devono ancora fare il vaccino, ricorda il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “L’allentamento sarà graduale. Con la fine dell’emergenza inizierà una nuova fase, ma su alcuni aspetti va fatta una netta distinzione. Per gli over 50 sul posto di lavoro, l’obbligo di ottenere il certificato rafforzato dura fino al 15 giugno”.
Cambiano le regole per i viaggi internazionali
Dal 1° marzo, l’Italia consentirà a tutti i viaggiatori di paesi extra UE vaccinati o recentemente guariti di entrare nel Paese senza la necessità aggiuntiva di un test Covid negativo.
Qualsiasi certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o risultato negativo del test consentirà agli arrivi extra UE l’ingresso in Italia senza alcun obbligo di quarantena, quindi i viaggiatori non vaccinati e quelli non guariti dal Covid-19 potranno entrare nel Paese con la sola prova di un test negativo.
I passeggeri possono presentare certificati di guarigione, vaccinazione o test in formato digitale o cartaceo.
Visite in ospedale
Coloro che sono completamente vaccinati potranno accedere alle strutture sanitarie per visitare i propri parenti senza ulteriori requisiti, mentre le persone che non hanno ricevuto un’iniezione di richiamo avranno bisogno di un test negativo per entrare.
Pasti nei luoghi chiusi
Dal 1 marzo stessa data sarà possibile mangiare e bere anche nei cinema, nei teatri, nelle sale da concerto e negli stadi italiani. Il governo italiano aveva vietato il consumo di cibi e bevande in questi locali la scorsa vigilia di Natale in risposta alla rapida diffusione della variante Omicron.
Bar e ristoranti
L’obbligo di super green pass al ristorante e al bar all’aperto non sarà rinnovato dopo il 31 marzo. Il governo dovrà invece decidere se firmare un nuovo decreto per prorogare il certificato verde Covid per la ristorazione al chiuso, oppure optare per una soluzione più soft mantenendo solo l’obbligo di mascherina quando ci si alza dal tavolo.
Alberghi
Il 31 marzo scade anche l’obbligo di esibire il green pass rafforzato in alberghi, sagre e centri congressi. Il governo è orientato a eliminarlo per favorire l’arrivo di turisti stranieri. Quando? Forse a metà aprile, per “salvare” la Pasqua che cade domenica 17 aprile.
Piscine e palestre
Anche per le attività all’aperto decade il 31 marzo l’obbligo di super green pass da vaccino o guarigione. Per gli sport al chiuso invece il governo sembra intenzionato a mantenerlo ancora per qualche settimana.
Trasporti
Il 31 marzo scade l’obbligo di esibire il super green pass sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza e su quelli del trasporto pubblico. Il governo sta valutando un allentamento delle misure, anche in questo caso per agevolare gli spostamenti e il turismo.
Negozi
L’obbligo di avere almeno il green pass base per entrare nei negozi decade il 31 marzo. L’orientamento è di lasciare soltanto gli ingressi contingentati e la mascherina obbligatoria.
Stadi
Dal 1° aprile la capienza di spettatori negli stadi potrebbe arrivare al 100%, al chiuso si potrebbe salire al 65%.
Arrivo del vaccino Novavax
In queste ultime settimane, il vaccino Novavax (definito anche “il vaccino degli indecisi”) sta arrivando in tutte le regioni d’Italia. È un vaccino sicuro? I dati sulla sicurezza sono attualmente limitati per le persone di età superiore ai 65 anni (a causa del piccolo numero di partecipanti di questa fascia di età negli studi clinici). Tuttavia, i dati della sperimentazione indicano che il vaccino ha un profilo di sicurezza accettabile per questa fascia di età e l’OMS raccomanda l’uso del vaccino in persone di età pari o superiore a 65 anni.
Quanto è efficace il vaccino Novavax?
L’efficacia di Novavax (NVX-CoV2373) è stata valutata in tre studi di Fase 2 e di Fase 3. Dei due studi di Fase 3, entrambi hanno rilevato che l’efficacia del vaccino contro la malattia lieve, moderata e grave è del 90%.
Funziona contro le nuove varianti del virus SARS-CoV-2?
In uno studio di Fase 3 condotto negli Stati Uniti e in Messico durante un periodo in cui erano in circolazione più varianti (Alfa, Beta e Delta), l’efficacia del vaccino contro il COVID-19 lieve, moderato o grave è stata del 90%
Alla luce di questi risultati, l’OMS raccomanda l’uso del vaccino Novavax (NVX-CoV2373) secondo la Prioritization Roadmap dell’OMS, anche se nel Paese sono presenti Variants of Concern (VOC) attualmente riconosciute.
Il vaccino Novavax previene l’infezione e la trasmissione?
Poiché al momento non ci sono prove sufficienti per valutare l’impatto del vaccino sulla trasmissione del virus, le misure di salute pubblica e sociali devono continuare, compreso l’uso di mascherine, il distanziamento fisico, il lavaggio delle mani, una ventilazione adeguata e altre misure appropriate in contesti particolari, a seconda dell’epidemiologia COVID-19 e dei potenziali rischi delle varianti emergenti.