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“Conviene sempre anticipare i tempi e non seguire le mode.” Intervista a Carmela Magno, CEO, Garanteasy
Parla a Startup.Info, Carmela Magno, CEO di Garanteasy, la startup che tutela i consumatori d’Italia conservando gli scontrini emessi nella vendita di beni di consumo.
Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questo periodo di emergenza COVID-19?
“Stiamo tutti bene e, per fortuna, nessuno di noi in famiglia si è ammalato di Covid_19. Garanteasy è una all remote company che da sempre ha operato in smart working ed io ed il mio compagno siamo anche colleghi di lavoro. Per noi, quindi, non è stato uno stravolgimento il nostro modo di lavorare in famiglia, essendo già abituati cosi da tempo. E’ vero, qualche trasferta commerciale ci è mancata e trascorrere tantissime ore sempre soli in casa non è stato il massimo ma ce la siamo cavata egregiamente”.
Ci parli di lei, della sua carriera, di come ha fondato questa impresa o di come si è unita al team?
“A dire la verità non sono l’unica fondatrice. Garanteasy nasce dal lavoro di un gruppo di oltre 20 imprenditori e professionisti che avevano prototipato e testato alcune idee imprenditoriali, tra questa c’era Scontrinando che poi è diventato Garanteasy. Ho iniziato a lavorare con loro come stagista prima ancora di completare i miei studi universitari in Economia e Marketing. All’epoca avevo 25 anni ed ora ne ho 36. Ho seguito tutta la fase di prototipazione del progetto ed i test sul mercato fino a dedicarmi, insieme agli altri, al lancio della vera e propria startup. Insomma, sembra una favoletta ma è cosi: da stagista fino a diventare CEO, passo, passo. Non è stato facile nè veloce. Un duro e complesso lavoro di squadra, molti sacrifici ed errori. Ora siamo sicuri di avere realizzato un sistema che funziona ed avrà successo.
Come innova la vostra azienda?
“Stiamo digitalizzando qualsiasi tipo di garanzia sui beni di consumo che sono ancora oggi per la maggior parte stampate su foglietti. Foglietti che si perdono o si dimenticano. Oltre a digitalizzare le garanzie, avvisiamo i consumatori delle scadenze e rendiamo più semplice chiedere assistenza in caso di problemi. Nel mondo, siamo tra i pochi ad essere riusciti in questa impresa. Ad oggi non ci risulta nessuno che abbia realizzato una piattaforma completa come la nostra”.
In che modo la pandemia da COVID-19 colpisce la vostra attività e come state affrontando questa crisi?
“In nessun modo, perché per noi non è una crisi ma un’accelerazione di tutto il sistema. Finalmente tutti stanno capendo il valore della digitalizzazione e sempre più negozianti, e-commerce e produttori stanno adottando il nostro sistema. Anche le assicurazioni ed i centri assistenza ora non hanno più dubbi a riguardo. Per non parlare dei consumatori che, finalmente, hanno tutti imparato ad usare la tecnologia anche per fare cose utili e non solo per condividere foto e video sui social”.
Avete dovuto fare delle scelte difficili in questo periodo di emergenza? E quali sono le lezioni apprese?
“Per fortuna non abbiamo dovuto prendere alcuna decisione difficile dovuta all’emergenza, ma solo decisioni importanti, come quella di donare il fatturato generato durante questo periodo di emergenza al fondo #aiutiAMObrescia, un gesto piccolo ma concreto per aiutare gli Ospedali.
Abbiamo deciso inoltre di regalare l’abbonamento Premium di Garanteasy per tutto il 2020 a chi desidera archiviare manualmente tutti gli scontrini, le fatture e le garanzie che ha a casa.
In passato abbiamo affrontato situazioni veramente difficili ed abbiamo dovuto fare sacrifici enormi. Nella vita di una startup, si è sempre in emergenza ma questa volta non è successo nulla di particolarmente drammatico. Abbiamo lavorato meglio e con meno perdite di tempo a causa di spostamenti e incontri in giro per l’Italia. La lezione che abbiamo appreso è che conviene sempre anticipare i tempi e non seguire le mode. Noi abbiamo deciso di essere una all remote company ben prima che diventasse una necessità, anzi, spesso venivamo criticati per il fatto di non avere uffici. Ora tutti hanno capito il valore della nostra scelta ma noi già pensiamo ad altro, al futuro e questa è la lezione che abbiamo imparato. Pensare sempre al futuro senza fare come fanno tutti”.
Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo, e come vi proiettate, voi stessi e la vostra azienda nel futuro?
“Lo stress è il nostro carburante, siamo startupper. Non si può essere startupper senza stress. A noi lo stress fa bene, ci rende reattivi e creativi. L’ansia ci aiuta a fare meno errori ma in genere non siamo ansiosi. L’ansia è solo un campanello d’allarme che va ascoltato e subito neutralizzato. Sappiamo di poter fallire, lo mettiamo nel conto delle cose ma facciamo di tutto perché questo non ci succeda. Ne parliamo, manteniamo i costi contenuti, non ci montiamo la testa, insomma, riduciamo il rischio che ciò succeda e così l’ansia scompare.
Nel futuro saremo i leader mondiali dell’e-warranty, la garanzia digitale. Tutti useranno la nostra piattaforma, diventerà d’uso comune e, noi saremo impegnati a gestire il business in tutto il mondo cosa che stiamo già cominciando a fare con dei partner in Australia, Brasile e Hong Kong”.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
“Abbiamo due competitor in Europa ed uno in Australia. Ne avevamo anche uno isrealiano ed uno scandinavo ma il primo è stato acquistato e non è più operativo e l’altro non è più operativo. Ne avevamo uno anche negli Stati Uniti finanziato con oltre venti milioni di dollari ma anche quest’ultimo è stato chiuso. La ragione è sempre la stessa, hanno sbagliato approccio: offrire un servizio manuale al consumatore invece che uno del tutto automatico da acquistare presso negozi ed e-commerce. Noi, invece, abbiamo investito per automatizzare il servizio di archiviazione e quindi offrire ciò che più desiderano i consumatori e questo ci permette di avere successo”.
Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
“E’ una tragedia che ha travolto interi settori economici e sconvolto la vita di milioni di persone ma che ci ha dato la possibilità di ripensare il nostro modo di vivere, di lavorare e di studiare. Sono convinta che lo shock si trasformerà in opportunità e che i benefici saranno enormi soprattutto per un Paese come l’Italia che ha sempre saputo reagire rapidamente e in modo più creativo alle grandi crisi”.
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