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Coronavirus: una startup scopre dove andrà a colpire
Un’innovativa Startup canadese di nome Bluedot il giorno 31 dicembre aveva già preannunciato l’espansione dell’epidemia del coronavirus cinese, ed infatti così è stato. Quel giorno il Dott. Kamran Khan (CEO) ne parlò chiaramente in un’intervista alla CBC. Però il 9 gennaio quando nessuno se l’aspettava è arrivata la conferma dell’OMS. Come abbia fatto l’intelligenza artificiale della Startup di Kamran ad anticipare una fonte affidabile come l’OMS è ancora un mistero. Ma pensandoci bene alcune motivazioni ci sono.
Bluedot ed il suo algoritmo sofisticato
A quanto pare l’AI di Bluedot analizza i dati degli aeroporti, delle compagnie aeree, notizie sulla salute e segnalazioni di casi di malattie epidemiche che derivano dagli animali. Appena questi dati arrivano in sede vengono studiati dal fondatore, che lavora in concomitanza con un gruppo di epidemiologi esperti, successivamente la società invia i dati sotto forma di avvisi ai suoi clienti.
Le Startup di salute digitale possono essere il futuro anche in ambito sanitario?
Questa è una pratica dimostrazione che chi investe nel creare una startup di qualsiasi genere negli anni a venire ha più possibilità di riuscita rispetto al passato, questo è possibile grazie alla diffusione del digitale. Da un certo lato Bluedot ha fatto bene ad effettuare vari round di investimenti spendendo cifre milionarie, ed è un esempio da ammirare. Soprattutto in un mondo dove queste patologie sono in continua diffusione, l’intelligenza artificiale può essere la nostra salvezza.
Dopo queste previsioni dove arriverà il virus?
Il coronavirus è partito da Wuhan poi successivamente è arrivato a Seul, Taipei e Tokyo. Ma sfortunatamente negli ultimi giorni si sono riscontrati casi anche in Francia, però grazie all’allarmismo lanciato da Bluedot e dell’OMS ora ci sono più controlli, e le probabilità di una diffusione in tutta l’europa sono davvero bassissime, quindi non bisogna avere molta paura.