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Criptovalute e startup: la tecnologia come denominatore comune

Anche se sembrano diversi, il mondo delle startup innovative e quello delle criptovalute hanno molto in comune. Entrambi, per esempio, si basano moltissimo sulla tecnologia per cambiare il modo in cui si lavora, si investe o si fa impresa.
Uno recente studio condotto da Bitpanda Technology Solutions e Zeb Consulting ha analizzato l’adozione delle criptovalute in Europa, mostrando come sempre più persone – sia privati che investitori istituzionali – si stiano avvicinando questo mondo. Questo ci fa capire come il legame tra tecnologia, finanza e imprenditoria sia sempre più forte.
Il panorama europeo delle criptovalute
Secondo lo studio, un europeo su sette possiede già criptovalute, mentre un altro 12% sta pensando di acquistarle. Tra chi ha un patrimonio elevato, uno su due ha già investito in questi strumenti o prevede di farlo a breve.
Quello che colpisce di più è che molti investitori scelgono le criptovalute non soltanto per ottenere profitti nel breve termine, ma per costruire strategie finanziarie più solide e diversificate nel tempo. Paesi come Regno Unito, Germania e Francia guidano per volume di investimenti, ma anche nell’Europa dell’Est – per esempio in Polonia – l’interesse per le criptovalute è in notevole crescita.
Il punto in comune: la tecnologia
Sia le criptovalute che le startup hanno la stessa base: la tecnologia. Le prime si basano su blockchain, cioè sistemi digitali che permettono di registrare e trasferire dati o denaro in modo sicuro e trasparente. Le seconde usano software, piattaforme online e infrastrutture digitali per offrire agli utenti servizi sempre più innovativi.
Criptovalute: un nuovo modo per finanziare l’innovazione?
Le criptovalute stanno anche cambiando il modo in cui le startup raccolgono fondi. Oggi è possibile emettere asset digitali e venderli a investitori in tutto il mondo, senza dover passare per le banche o i fondi tradizionali.
Allo stesso tempo, alcune startup riescono a ottenere finanziamenti usando le criptovalute come garanzia, grazie a sistemi di prestito decentralizzato. Anche qui, la tecnologia ha un ruolo fondamentale: in pochi clic si può accedere a capitale, testare idee e crescere senza dover aspettare mesi. In questo particolare, molti imprenditori e investitori prestano molta attenzione al valore Bitcoin, considerato un indicatore importante dell’andamento generale del mercato delle criptovalute.
Le difficoltà comuni
Ci sono anche delle difficoltà comuni. Lo studio citato in precedenza mostra che il 47% degli investitori europei non si sente abbastanza preparato per entrare nel mondo delle criptovalute, mentre il 42% teme che sia troppo rischioso, anche se si stanno facendo passi avanti da questo punto di vista, come per esempio il regolamento MiCAR, il primo quadro normativo unificato per il settore che dovrebbe garantire maggiore sicurezza e maggiore trasparenza.
Queste preoccupazioni ricordano quelle che spesso si incontrano anche con le startup, soprattutto quelle che lavorano in settori tecnologici avanzati.
Verso una crescita condivisa
Lo studio di Bitpanda e Zeb Consulting parla di un potenziale enorme: oltre 25.000 miliardi di euro in asset liquidi che potrebbero essere digitalizzati. Un’opportunità che startup e operatori del settore crypto non possono ignorare.
Per coglierla saranno necessarie una maggiore educazione digitale e finanziaria, regole chiare e trasparenza e persone con competenze sia tecnologiche che imprenditoriali. È proprio in questa direzione che criptovalute e startup possono crescere insieme, con la tecnologia come denominatore comune.

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