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Fondo Impresa Donna: come funziona, a chi spetta e come fare domanda

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Fondo Impresa Donna

Il Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha firmato il Decreto interministeriale insieme al Ministro dell’economia e delle Finanze Daniele Franco e al Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti che rende operativo il Fondo Impresa Donna. Il Fondo, di circa 40 milioni di euro, ha lo scopo di supportare le donne con agevolazioni e servizi di sostegno. Vediamo insieme come funziona, chi può richiederlo e come fare domanda. 

Cos’è il Fondo Impresa Donna 

Il Fondo Impresa Donna è un sostegno finanziario introdotto al fine di promuovere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile e massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.

Tale Fondo è stato creato con  finanziamento iniziale di 40 milioni di euro nella Legge di Bilancio 2021, ai quali si aggiungono le risorse per il PNRR. 

Chi gestisce il Fondo Impresa Donna?

Il Fondo è istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, che si avvale, in qualità di Soggetto gestore, dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia.

Per garantire il buon funzionamento del fondo, il Ministero si avvarrà anche del Comitato impresa donna istituito in Bilancio e da disciplinare con un apposito Decreto. Dell’erogazione delle risorse se ne occuperà Invitalia che ha ricevuto al tal fine un sovvenzionamento di 1,3 milioni di euro.

Come funziona il Fondo Impresa Donna

 Il Fondo finanzia programmi d’investimento da realizzare entro due anni e con un tetto di spese ammissibili fissato a 250.000 euro per nuove imprese e fino a 400.000 euro quelle già esistenti. 

Gli interventi di supporto del Fondo Impresa Donna possono consistere in:

  • Contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili
  • Finanziamenti a tasso zero o comunque agevolati
  • Incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno 36 mesi, sotto la forma di contributo a fondo perduto del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi 3 esercizi;
  • Percorsi di assistenza tecnico-gestionale, per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti 
  • Investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi

Chi può accedere al Fondo Impresa Donna?

Il Fondo Impresa Donna si rivolge alle imprese femminili nascenti o già esistenti, in particolare si rivolge a 4 categorie di beeficiari:

  • Cooperative e società di persone con ameno il 60% di donne socie
  • Società di capitale con quote e componenti del CDA per almeno due terzi di donne
  • Imprese individuali la cui titolare è una donna
  • Lavoratrici autonome che presentano l’apertura della Partita IVA entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda

Settori di interesse

Le agevolazioni sono concesse  nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • commercio e turismo;

Le iniziative devono, inoltre essere realizzate entro 24 mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni e prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, ovvero non superiori a 400.000 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.

Spese ammissibili 

Le agevolazioni del Fondo Impresa Donna possono essere utilizzate per:

  • impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
  • immobilizzazioni immateriali;
  • servizi cloud per la gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato nell’iniziativa agevolata.

Sono ammissibili agli incentivi del Fondo Impresa Donna le sole spese che risultino sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda oppure, nel caso di persone fisiche, alla data di costituzione dell’impresa o dell’apertura della partita IVA. Il Decreto ha previsto anche un voucher fino a 5.000 euro per impresa da spendere in assistenza tecnica e di gestione dell’impresa (di cui 3.000 euro per servizi di Invitalia).

 Criteri per accedere al Fondo Impresa Donna 

I criteri per ottenere le agevolazioni del Fondo Impresa Donna si dividono in due ambiti, ovvero: agevolazioni per le nuove imprese e incentivi per le imprese già esistenti.

Agevolazioni per le nuove imprese 

Per le nuove imprese si tratta di contributi a fondo perduto che:

  • entro spese ammissibili di 100.000 euro, coprono l’80% fino a un massimo di 50.000 euro. Per le donne disoccupate la percentuale massima di copertura sale al 90%;
  • entro spese ammissibili superiori a 100.000 euro e fino a 250.000 euro, la copertura scende al 50%.

 

Incentivi per le imprese già esistente

Per le imprese costituite da almeno un anno e massimo 3 anni, le agevolazioni possono essere per il 50% come “contributo a fondo perduto” e per un altro 50% come “finanziamento agevolato” di 8 anni a tasso zero, per coprire fino all’80% delle spese ammissibili. Il tetto massimo è di 400.000 euro;

Per le aziende che hanno più di 3 anni le spese di capitale circolante sono agevolate solo con il “contributo a fondo perduto”, mentre quelle di investimento anche con il “finanziamento agevolato”. Il tetto massimo è sempre pari a 400.000 euro. 

Come fare domanda 

Le agevolazioni sono concesse con una procedura valutativa a sportello. Le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica che sarà messa a disposizione in un’apposita sezione del sito internet del Soggetto gestore, www.invitalia.it

L’apertura dei termini, le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero dello sviluppo economico con successivo provvedimento, con il quale saranno, altresì, fornite le necessarie specificazioni per la corretta attuazione degli interventi. L’esito della domanda sarà comunicato via PEC.

Documenti necessari per inviare la domanda 

Le domande di agevolazione devono contenere:

  • dati e profilo dell’impresa femminile richiedente;
  • descrizione dell’attività;
  • analisi del mercato e relative strategie;
  • aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi;
  • aspetti economico-finanziari;

Per le iniziative relative alle imprese già esistenti, ai fini della determinazione del valore medio su cui parametrare il contributo concedibile, la domanda deve, altresì, essere corredata da documentazione idonea ad attestare l’importo delle poste di bilancio, relative ai tre esercizi antecedenti la presentazione della domanda di agevolazione.

Le agevolazioni possono essere revocate?

Sì, le agevolazioni possono essere revocate nel caso di:

  • mancato mantenimento dell’investimento programmato e oggetto del progetto presentato;
  • trasferimento dell’attività prima che siano trascorsi tre anni dal completamento del programma di spesa

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