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Maria Chiara Ubaldi ci parla di Care Glance: La tecnologia al servizio della salute in Italia

Prima di tutto, come state, lei e la sua famiglia in questa fase dell’emergenza COVID-19?
Maria Chiara Ubaldi: Io e la mia famiglia stiamo sinora bene (ho due figli di 12 e 16 anni), anche se separati dagli affetti più cari a causa del pericolo di contagio verso persone più anziane e con fragilità.
Ci parli di lei, della sua carriera e di come nasce questa idea imprenditoriale.
Maria Chiara Ubaldi: Io sono laureata e dottorata al Politecnico di Milano in ingegneria elettronica: ho un’esperienza ventennale nell’ambito delle tecnologie fotoniche, cresciuta collaborando con Pirelli nella realizzazione di dispositivi ottici per telecomunicazioni. La mia scelta imprenditoriale è stata quella di utilizzare il mio know-how (unitamente a quello del mio team) per rivoluzionare il mercato della tomografia ottica coerente (OCT) per diagnosi e chirurgia, abilitando strumenti veloci e portatili.
Come innova Care Glance?
Maria Chiara Ubaldi: La nostra azienda produce laser innovativi, ultraveloci, compatti e affidabili per produttori di sistemi OCT, soprattutto in campo oftalmologico. L’obiettivo primario è quello di rendere possibile l’acquisizione di immagini tridimensionali in tempo reale all’interno di un dispositivo portatile, contenendo i costi: questa soluzione da una parte favorisce un approccio “doctor to the home” per la diagnosi e il follow-up di malattie degenerative (glaucoma, retinopatie), dall’altra dà al chirurgo la possibilità di prendere decisioni immediate intraoperatorie con impatto sulla riuscita degli interventi.
In che modo la pandemia da COVID-19 ha colpito Care Glance e come state affrontando questa crisi?
Maria Chiara Ubaldi: L’attività della startup è stata ritardata in modo significativo con l’avvento della pandemia e del conseguente lock-down a marzo, impedendo di raccogliere il finanziamento “seed” necessario alla partenza. Sono stati persi alcuni mesi per trovare nuove soluzioni di finanziamento, purtroppo non a livello italiano, ma europeo. La tempistica per un’azienda come la nostra è fondamentale per centrare il cosiddetto “time to market”, cioè il tempo necessario a partire dallo studio del mercato, attraverso analisi di fattibilità e prototipazione, fino alla produzione in volume.
Avete dovuto prendere decisioni difficili ? E quali sono le lezioni apprese?
Maria Chiara Ubaldi: La decisione più critica nei mesi da marzo a luglio è stata relativa alla verifica continua delle condizioni di sopravvivenza della startup, avendo compreso che nessuna agevolazione statale ci era accessibile a causa della mancanza di fatturato nel 2019. Questa condizione ci ha costretto a lottare per procrastinare il pagamento di alcuni debiti al momento della finalizzazione di un primo finanziamento. La lezione principale è legata a quanto una buona idea che risponde ad una vera esigenza di mercato possa imporsi nonostante le difficoltà: malgrado il ritardo, gli investitori contattati da luglio in avanti hanno riconosciuto, pur nel momento di gande crisi per le aziende, l’importanza di una tecnologia che portasse innovazione nel campo della salute.
Come gestite lo stress e l’ansia in questo periodo di emergenza sanitaria e come proiettate, voi stessi e Care Glance nel futuro?
Maria Chiara Ubaldi: Personalmente cerco di mantenere il controllo sullo stress e sull’ansia adottando comportamenti rispettosi delle regole, e suggerendo lo stesso ai miei familiari. Il mio immaginario sul futuro personale e dell’azienda mi vede rafforzata nel controllo, capace di una “vision” strategica e proiettata verso un’espansione aziendale applicando la tecnologia sviluppata anche in altri ambiti, ad esempio quello industriale dell’automotive, producendo laser per lidar e controllo qualità di superfici.
Chi sono i vostri competitor e come pensate di superare la concorrenza?
Maria Chiara Ubaldi: I nostri competitor sono i produttori di laser tunabili per OCT (Swept Sources): i benefici del nostro prodotto (di fatto la nostra USP, “Unique Selling Proposition”) sono essenzialmente:
- Superiore velocità di scansione nella direzione della profondità del campione (dell’ordine del microsecondo invece che del millisecondo);
- Estrema compattezza della sorgente laser (paragonabile ad una moneta da due euro);
- Convenienza (circa la metà del prezzo delle attuali soluzioni commerciali);
- Affidabilità (grazie all’assenza di parti meccaniche in movimento nella sorgente).
Tali caratteristiche consentono ai produttori di sistemi OCT di realizzare una nuova generazione di strumenti veramente portatili, veloci ed economici.
Le sue considerazioni finali su questa emergenza?
Maria Chiara Ubaldi: Le mie considerazioni finali sono principalmente due: l’Italia non ha offerto un reale supporto in termini di agevolazioni ed incentivi alle startup, soprattutto quelle di recente formazione che non hanno ancora iniziato a fatturare. Ciò mi ha costretto a rivedere la mia strategia di promozione per ottenere nuovi finanziamenti e attirare venture capital stranieri. Il risultato è che l’Italia a mio parere continuerà a perdere posizioni sul terreno della competizione tecnologica. Le tecnologie in grado di rivoluzionare applicazioni nell’ambito della salute, del wellfare e dell’impatto sociale saranno sempre più premianti nell’attirare investimenti a livello internazionale, e sapranno imporsi se condurranno in tempi brevi ad un prodotto commerciale.
Link Utili:
https://www.careglance-srl.it/
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